Yana uccisa dal fidanzato, l'autopsia: «Quando è stata rinchiusa nel trolley era ancora viva»

Dumitru Stratan, l'ex fidanzato presunto omicida, resta in carcere in silenzio, senza alcuna intenzione di collaborare con gli inquirenti

Yana uccisa dal fidanzato, l'autopsia: «Quando è stata rinchiusa nel trolley era ancora viva»

di Redazione web

Yana è morta dentro al trolley, soffocata, dopo che il suo aguzzino l'ha colpita con una spranga. Dumitru Stratan, che della ragazza era il fidanzato, prima di abbandonare la valigia nel tentativo di sviare le indagini, ha sigillato la valigia, pensando che la ragazza fosse già morta, invece secondo l'autopsia, Yana respirava ancora, ma è morta per mancanza di ossigeno, scrive Il Giorno, quando è stata lasciata in una zona boschiva di Castiglione delle Stiviere, nel mantovano.

 

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Soffocata in valigia

«Presenza di lesioni multiple di natura contusiva apprezzabili in sede cranio-facciale e cervicale e apprezzabili segni compatibili con asfissia meccanica violenta» sono le indicazioni preliminari scritte nell'esame autoptico, in attesa dell'esito delle indagini tossicologiche ed istologiche svolte dal consulente tecnico della Procura di Mantova.

Un ulteriore elemento contenuto nel comunicato stampa congiunto della Procura di Mantova e dei Carabinieri, evidenzia che «dal decesso della giovane, al posizionamento in decubito laterale-prono all'interno della valigia in cui è stata rinvenuta, è trascorso un tempo di alcune ore».

Dunque, Yana Malayko, la 23enne di origine ucraina assassinata il 20 gennaio scorso, non sarebbe morta per i traumi conseguenti ai colpi di Dumitru, ma perché non poteva respirare chiusa nella valigia.

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Nessuna collaborazione

Il presunto assassino, i cui elementi di colpevolezza nei suoi confronti sono molto forti, in cella continua a non volere collaborare con gli inquirenti, oltre a non aver rivelato il luogo in cui era stato abbandonato il cadavere di Yana, forse ancora un modo incomprensibile e barbaro per vendicarsi di Yana, che l'aveva lasciato dopo i continui maltrattamenti e le minacce.


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 09:22
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