Sana, morta a 25 anni: «Non è stata sgozzata, è stato infarto». Liberi il padre e il fratello

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Sana Cheema è stata uccisa in Pakistan dal padre e dal fratello, colpevole di voler sposare un uomo italiano. A due giorni dalla notizia della morte della 25enne residente a Brescia, dal suo paese di origine arriva un'altra doccia fredda: «Dal Pakistan ci è stato detto che la vicenda è stata chiusa come morte per infarto e che il padre e il fratello di Sana sono tornati a casa».

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Lo ha riferito un amico della 25enne di origini pakistane, Sana Cheema, residente fino ai mesi scorsi a Brescia e morta in patria dove la famiglia voleva farla sposare secondo un matrimonio combinato. «In Pakistan non c'è giustizia e tutti gli abitanti del villaggio dove vive la famiglia di Sana è convinto che i familiari siano innocenti» ha riferito l'amico della giovane, residente nello stesso quartiere a Brescia e in contatto con parenti che vivono nello stesso distretto della famiglia Cheema in Pakistan.
Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Aprile 2018, 20:45
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