Funerali di Willy, il "Brasiliano" respinto si sfoga: «Conte lì per lucrare, non io»
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«Mi hanno allontanato quando è arrivato Conte, l'unico lucratore qui è lui che viene al funerale a pochi giorni dalle elezioni. Io non ho bisogno di lucrare, ho sempre aiutato gli altri, ad esempio durante il lockdown ho dato da mangiare alle persone povere della mia borgata» - le parole del 'Brasiliano' - «I 'ragazzi' della Digos ormai mi conoscono, uno di loro mi ha allontanato ma ha preso i fiori per portarli a Willy. Oggi hanno provato a provocarmi perché sanno che basta poco, ma da mesi sto cercando di cambiare».
Il 'Brasiliano' ce l'ha anche con la stampa: «Cercano sempre di darmi un'etichetta per poter vendere più copie. Prima ero il neofascista, ma ho ripulito tutti i tatuaggi fascisti che avevo. E allora mi definiscono 'ultrà della Roma' perché attira di più». Poi arriva anche un attacco ai follower: «Sono quasi tentato di allontanarmi dai social, qui leggo sempre tanti insulti e tanti attacchi che poi per strada nessuno ha il coraggio di fare. Sono un imprenditore e sto cercando di non ripetere più gli stessi errori, ma c'è qualcuno che vorrebbe farmici cascare».
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Settembre 2020, 15:13
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