Willy Branchi, ucciso 31 anni fa: il movente della pedofilia, dalla lettera anonima spunta una svolta

Willy Branchi, ucciso 31 anni fa: il movente della pedofilia, dalla lettera anonima spunta una svolta
«Chiediamo a chi ha scritto la lettera anonima arrivata nel 2014 di farsi vivo, di indicare almeno il nome della sua fonte»: l'appello arriva dal legale della famiglia di Willy Branchi, il 18 enne ucciso 31 anni fa a Goro, sul cui omicidio è stata riaperta da tempo un'inchiesta dalla procura di Ferrara che sta seguendo la pista investigativa sul movente dell'omicidio nato da motivi sessuali legato ad alcuni pedofili del paese dell'epoca. «Si tratta di una lettera anonima arrivata nel 2014 - ha spiegato il legale - che solo oggi trova giusta collocazione». La lettera era arrivata nella sede della SecurTeam ed è scritta «da persona che sa muoversi ed esprimersi molto bene».

Leggi anche > Ucciso a 18 anni nel 1988, il racconto del prete a "Chi l'ha Visto": «Tutti sanno chi è stato»​


 
 

Chi l'ha scritta non sarebbe stato testimone diretto ma i fatti raccontati ora trovano riscontro dalle indagini di procura e carabinieri, che nella lettera si sintetizzavano così: «Willy era finito in un giro di orge, Willy portato a Lido Volano in appartamenti vuoti e uno strano giro che ruotava attorno alla pizzeria Biolcati (a Goro, ndr)». Nella lettera c'è tutto quello che è venuto fuori poi con gli anni ed è stata scritta quando ancora nulla era trapelato sulla vicenda, ha sottolineato l'avvocato Bianchi. Avere conferma dall'autore della lettera anonima sarebbe importante. Un altro tassello che andrebbe ad aggiungersi al quadro che pian piano prende forma e che potrà forse arrivare a raccontare la morte di Willy Branchi.

Dal punto di vista giudiziario, c'è già un processo in corso sulla posizione di un pensionato Carlo Selvatico, indagato per false informazioni dal Pm, iscritto ora nel registro degli indagati per favoreggiamento perché ha in qualche modo aiutato ad eludere le indagini. «Con l'iscrizione di Selvatico - spiega l'avvocato della famiglia Branchi, Simone Bianchi - tutti i tasselli stanno trovando la giusta collocazione. Willy è stato ucciso e lo sfondo è senza alcun dubbio quello della 'perversione sessualè come ben definito da don Tiziano Bruscagin», altra persona coinvolta nell'inchiesta, ex parroco all'epoca dei fatti a Goro che ora vive nel Padovano, indagato anche lui assieme ad altre 4 persone per false informazioni al pm, per le palesi contraddizioni nelle dichiarazioni, come testimoni, al magistrato. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Gennaio 2020, 17:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA