È di un morto e un ferito gravissimo il bilancio della sparatoria avvenuta attorno alle 20 davanti al bar del Parco di Pescara in via Ravasco, zona nord della città, strada aperta solo a pedoni e biciclette. A terra, oltre la zona recintata dalle forze dell'ordine, è rimasto un lenzuolo a coprire un corpo.
L'uomo morto si chiamava Walter Albi, 66 anni, e risulta iscritto all'albo degli architetti. Il ferito grave è Luca Cavallito, 48 anni, ex calciatore, secondo quanto riferisce l'Ansa. Una ricostruzione dei testimoni conferma che a sparare è stata una sola persona giunta in moto: parlano di un braccio che spunta da alcune piante sul lato di via Ravasco e di una mano fermissima che spara almeno sei colpi. L'uomo bardato col casco integrale sarebbe poi fuggito per via Vittorio Veneto a tutta velocità sulla moto di grossa cilindrata.
SPARATORIA A PESCARA, UN MORTO E UN FERITO GRAVE
È successo intorno alle 20 nel cuore di Pescara, in zona Ravasco. Le due persone si trovavano fuori dal bar. È passata una terza che ha esploso colpi di pistola. Un uomo si è accasciato a terra, colpito a morte. Il ferito grave è stato trasportato in ambulanza all'ospedale cittadino. Ha tutta l'aria di una esecuzione, questo nuovo episodio di sangue a Pescara, non nuova a regolamenti cruenti di conti. L'ultimo omicidio risale a Capodanno, ma un altro fatto grave è accaduto ad aprile proprio nella centrale Piazza Salotto con il ferimento grave di un lavoratore di un ristorante.
La zona, lungo la strada Parco, è stata delimitata dalle forze dell'ordine. A terra il morto, coperto da un lenzuolo bianco. Numerose persone, che hanno sentito gli spari, sono state allontanate.
AGGUATO AL BAR A PESCARA: CHI SONO LE PERSONE COINVOLTE
Il ferito è arrivato al pronto soccorso dell'ospedale di Pescara in condizioni disperate. Il corpo della vittima è invece rimsato a terra tra i tavolini, coperto da un lenzuolo.
Il ferito, Luca Cavallito, un ex calciatore attaccante classe 1973 che ha militato in diverse squadre di alto livello dilettantistico tra Marche e Abruzzo, è in gravissime condizioni perchè sarebbe stato raggiunto da uno o più colpi al volto. E' stato operato d'urgenza. Tra i primi a lanciare l'allarme è stata una dipendente del Bar del Parco, locale dell'aggressione, che si è nascosta sotto ad un tavolo e ha contattato il 118 parlando sottovoce. Ora è caccia agli aggressori che sarebbero fuggiti a bordo di uno scooter.
SPARATORIA PESCARA: TESTIMONI, AGGRESSORE IN NERO CON CASCO
«Scappate scappate stanno sparando a tutti». È quanto urlato, secondo le testimonianze raccolte dall'ANSA sul posto, da alcuni ragazzi che si trovavano casualmente nei paraggi e si sono dati alla fuga dopo la sparatoria. Un fuggi fuggi, con gente nascosta dietro i muri. Non è chiaro al momento se gli aggressori fossero uno o due. Sembra invece certo che chi ha sparato era completamente vestito di nero e con casco integrale, ed è fuggito sulla moto per via Ravasco. Sul luogo della sparatoria è arrivato anche il capo della Procura di Pescara Giuseppe Bellelli assieme al sostituto titolare dell'inchiesta Andrea Di Giovanni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Agosto 2022, 23:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout