Viviana Parisi, emerse nuove tracce di sangue grazie al luminol: «Non si sa se di animali o di uomo»

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di Ida Di Grazia
Viviana Parisi, emerse nuove tracce di sangue grazie al luminol: «Non si sa se di animali o di uomo».  A confermarlo è stato l'avvocato Pietro Venuti legale della famiglia Mondello dopo che ieri sera la polizia scientifica ha eseguito degli esami 'irripetibili' nei casolari delle campagne di Caronia vicini ai luoghi dove sono stati trovati il corpo di Viviana Parisi e i resti del figlio Gioele. 

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Tracce ematiche, non si sa se di animali o persone, sono state trovate durante gli accertamenti e le indagini tecniche con il luminol nel corso del nuovo sopralluogo, effettuato tra venerdì e sabato,  nei boschi di Caronia, disposto dalla Procura di Patti e proseguito per tutta la notte. Gli accertamenti della Polizia scientifica, in collaborazione con alcuni veterinari, sono proseguiti per tutta la notte in un'area vasta diversi ettari. Aiutati dai gruppi elettrogeni dei Vigili del fuoco che illuminavano le zone da controllare, una decina di poliziotti, accompagnati anche da alcuni esperti, ha controllato anche alcuni allevamenti e cani, sia molossoidi che di altra specie, e dei suini dei Nebrodi, a cui sono stati fatti dei prelievi di sangue per estrarre il Dna. Servirà a capire se il Dna trovato sugli indumenti del piccolo Gioele, il cui corpo è stato martoriato dai morsi degli animali, non si sa ancora di che tipo, può essere comparato con quello di un componente della 'macro fauna' come la definiscono i medici legali. 

Intanto, spiega l'Adnkronos, anche oggi sono proseguiti i controlli nella stessa zona. Due squadre dei vigili del fuoco sono arrivate, poco dopo le 14, 'armati' di pale, picconi e diverse scatole. I vigili del fuoco sono scesi proprio nella zona del ritrovamento dei resti del bambino di 4 anni, a circa 300 metri dal luogo in cui è stata trovata la madre Viviana Parisi. Sul posto anche diverse macchine della Guardia di Finanza, dei carabinieri e della Polizia.

Nei prossimi giorni, sarà eseguito, invece, l'esame, disposto dal Procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo, sul cranio del piccolo Gioele. Ad effettuarlo sarà una équipe composta da geologi ed entomologi forensi. Dovranno capire se il terriccio attaccato sul cranio sia quello del luogo del ritrovamento. Gli inquirenti vogliono capire se il bambino è morto lì dove è stato trovato o se il suo corpicino è stato trascinato in quella zona da animali selvatici.
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Agosto 2020, 22:02
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