Viviana Parisi era in cura in strutture pubbliche e prendeva psicofarmaci: «Era turbata, ma dolcissima con il figlio»
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L'avvocato del marito al Corriere della Sera parla di una donna che era stata a lungo in cura in strutture pubbliche psichiatriche, che non stava bene, che prendeva psicofarmaci spiegando che la sua condizione sarebbe peggiorata dopo il lockdown. Non si esclude per questo l'ipotesi del suicidio. A parlarne è anche il suocero di Viviana, Letterio Mondello: «È stata con noi tre mesi durante il Covid. Era molto turbata e l’hanno anche ricoverata», che sottolinea come il suo stato di salute fosse peggiorato, ma sembra difendere la mamma dall'ipotesi di un omicidio suicidio: «Ma era dolcissima e brava e non abbandonava mai il figlio. Non lo dava a nessuno, nemmeno a mia moglie».
Intanto sono stati fatti diversi appelli ai due uomini che hanno aiutato la donna dopo l'incidente affinché parlino e raccontino quello che hanno visto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Agosto 2020, 13:05
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