Virus e batteri come terapia antitumorale. Non si tratta di una novità assoluta, ma alcuni ricercatori stanno cercando di estenderla, grazie ad un'idea innovativa, anche per combattere il cancro al seno e quello alla prostata. L'idea di base è quella di utilizzare virus e batteri come veri e propri proiettili contro le cellule tumorali.
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Il progetto in questione, spiegato dal Guardian, è in fase di sperimentazione all'Università di Sheffield, nel Regno Unito, e si basa su due assunti: il primo include i virus oncolitici, quelli che attaccano in maniera specifica i tumori; il secondo, invece, si concentra sui batteri del suolo capaci di fabbricare magneti con cui possono allinearsi nel campo magnetico della Terra. «Fondamentalmente, utilizziamo batteri e virus come farmaci e cerchiamo di guidarli fino a raggiungere i tumori all'interno dell'organismo. Un approccio doppio e complesso, ma crediamo sia molto promettente», ha spiegato la dottoressa Munitta Muthana, tra i coordinatori dello studio.
I virus oncolitici, che attaccano esclusivamente le cellule tumorali e proteggono così quelle sane, sono naturalmente presenti in natura ma possono essere potenziati in laboratorio.
Anche le dimensioni dei virus oncolitici (180 nanometri) e quelle dei batteri 'magnetici' (50 nanometri) sembrano l'ideale per un'interazione a scopo terapeutico nei pazienti colpiti dal cancro. La ricerca di Sheffield è solo all'inizio e serviranno anni per concludere la sperimentazione e perfezionarla. L'obiettivo è però ambizioso, perché potrebbe segnare una svolta nella cura di alcuni dei tumori più pericolosi. E i ricercatori spiegano: «Gli inizi sono molto incoraggianti».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Maggio 2022, 12:41
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