Video di aborti in classe durante l'ora di religione: «Decine di ragazzi sono rimasti sconvolti»

Video di aborti in classe durante l'ora di religione: «Decine di ragazzi sono rimasti sconvolti»
Ha suscitato polemiche la decisione di un insegnante di Religione di mostrare in classe ai suoi studenti video di aborti. Veronica Giannone, portavoce del M5S alla Camera, racconta come "il 4 dicembre scorso" nel Polo Liceale 'G. Galilei - M. Curie' di Monopoli, nel barese, sia stata invitata l'associazione 'Movimento per la vita' a parlare ai ragazzi delle prime classi.

«Quello che ci è stato riportato ha dell'incredibile - scrive in un post nella sua pagina Facebook -. Espressioni usate con gli studenti che siamo costretti a riportare per restituire la gravità dei fatti: 'la pratica dell'aborto prevede che si estraggano pezzi di gambe e braccia di bambini già formati', e così via. Pochi giorni dopo il docente di Religione Cattolica ha proiettato un documentario dal titolo 'L'Urlo Silenzioso', del 1984, vietato ai minori, in cui si vedono scene esplicite di aborti, accompagnate da termini come 'bambino dilaniato' o 'smembrato'. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Siamo a conoscenza del turbamento di decine di ragazzi, sconvolti da questo duplice episodio. Così come inevitabile è stato lo sconcerto dei genitori. Anche per questo abbiamo proprio ieri depositato un'interrogazione scritta al ministro dell'Istruzione Bussetti. Crediamo che sia urgente intervenire per chiarire i contorni di una vicenda molto grave. Vogliamo ricordare ai dirigenti scolastici che la scuola è prima di tutto luogo di incontro, in cui coltivare nelle giovani menti degli studenti i principi di tolleranza, pluralismo e soprattutto rispetto». 

 Travolto dalle polemiche per la visione di un video con scene di aborti durante l'orario scolastico proposto da un'associazione anti-abortista, il Polo Liceale 'G. Galilei - M. Curie' di Monopoli, in provincia di Bari, ha attivato delle verifiche interne e ha riunito gli organi collegiali. La questione è oggetto di un'interpellanza parlamentare del Movimento 5 Stelle. «Quanto è accaduto è particolarmente grave in merito a un utilizzo improprio e inadeguato del video e della procedura seguita nel corso della lezione, tenuto conto della età adolescenziale degli studenti della classe e del contesto entro cui si è svolta ogni vicenda denunciata», sostengono in una nota congiunta il dirigente scolastico Martino Cazzorla, il Consiglio di istituto e il Collegio di classe. «In ogni caso si evidenzia che la presenza della presidente del Movimento per la Vita di Monopoli non è stata mai né richiesta a questa dirigenza o alla scuola né tantomeno autorizzata - prosegue la dichiarazione congiunta - e men che meno lo è stata la proiezione del video in questione. Pertanto, ove siano confermate circostanze che abbiano violato le garanzie educative, saranno prese le opportune decisioni da parte degli organi preposti».

Sul caso interviene Ludovico Abbaticchio, garante dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Puglia. «Non strumentalizziamo i nostri ragazzi con immagini violente ma aiutiamoli a crescere sereni e con la giusta educazione ai sentimenti - ha detto -. Leggo dai giornali che in una scuola di Monopoli si è tenuta una 'lezione antiabortista' gestita non so da chi. Esiste una legge dello Stato la 194/78 che prevede anche la corretta informazione contraccettiva per prevenire l'aborto. Ma questa opera di vergognosa informazione deviante è inaccettabile soprattutto se proiettata alla presenza di minori in una scuola. L'educazione alla salute e alla sessualità si realizza attraverso programmazione equilibrata ed informazione corretta anche per prevenire l'aborto che rimane comunque una scelta luttuosa è drammatica per la donna che sceglie questo percorso garantito dalla legge. Legge 194 che garantisce anche le minori. Come Garante chiederò ai responsabili scolastici cosa è accaduto e chi ha scelto questo inaccettabile incontro che sicuramente ha provocato nei minori che hanno assistito gravi momenti di sgomento e di dramma psicologico. Chiederò alla procura dei Minori e al tribunale per i minori di intervenire per quanto di loro competenza - conclude - per accertare le responsabilità di questo intervento deviante e terroristico nei confronti di minorenni all'interno di attività scolastiche». 
Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Dicembre 2018, 21:41
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