Per "correggere" un alunno troppo vivace aveva messo in fila 22 compagni di una classe della scuola primaria, dicendo loro di mimare il gesto di sputargli contro. La Corte di Cassazione ha confermato definitivamentre la condanna per abuso dei mezzi di correzione nei confronti di una maestra della provincia di Vicenza, ora in pensione. L'episodio risale al novembre del 2013 - racconta oggi il Corriere del Veneto - e la vicenda processuale si era conclusa in Appello con una condanna della donna a un mese e dieci giorni di reclusione e al risarcimento dei danni morali per 5.000 euro.
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'insegnante, che sosteneva che dopo quel fatto il bambino avesse capito e avesse migliorato il proprio comportamento.
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Ottobre 2021, 12:09
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