Via Crucis di Papa Franceso al Colosseo: "Vergogna per chi ha perso dignità"
Centro di Roma blindato

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Su Leggo.it la Via Crucis al Colosseo presieduta dal Papa. Secondo la Gendarmeria Vaticana i fedeli sono 20mila. A scrivere le meditazioni un gruppo di liceali romani. Le ansie delle cadute, la necessità delle correzioni e anche il mondo dei social che troppo spesso isola: questi i pensieri contenuti nelle preghiere dei ragazzi.

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Il Papa lava i piedi ai carcerati
 

A portare la croce anche il direttore di Caritas Siria e una suora irachena, per ricordare che le ferite delle guerre, soprattutto in Medio Oriente, sono tutt'altro che sanate. "Molte volte, ammirando il Colosseo, ho ripensato alla morte di uomini e donne trascinati lì dentro per divertimento di alcuni e la ferocia di altri. Eppure la sera del 24 febbraio è stata diversa".

Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ricorda l'evento durante il quale Aiuto alla Chiesa che Soffre ha illuminato di rosso il Colosseo in ricordo del sangue versato da tanti cristiani. 
 
 
 


Diretta

Al suo arrivo al Colosseo per il rito della Via Crucis, Papa Francesco è stato accolto, tra gli altri, dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, con la quale si è intrattenuto nei saluti qualche minuto.
 



«Ci pervada la vergogna» di avere scelto «il potere e non te, l'apparenza e non te, il dio denaro e non te, la mondanità e non l'eternità», «la vergogna perché tante persone, e perfino alcuni tuoi ministri, si sono lasciati ingannare dall'ambizione e dalla vanagloria perdendo la loro dignità e il loro primo amore». Così il Papa ha pregato alla fine della Via Crucis al Colosseo. Francesco ha espresso anche «vergogna perché le nostre generazioni stanno lasciando ai giovani un mondo fratturato dalle divisioni e dalle guerre; un mondo divorato dall'egoismo ove i giovani, i piccoli, i malati, gli anziani sono emarginati». Infine ha espresso anche «la vergogna di aver perso la vergogna»



Il Papa esprime speranza perché tanti giovani «continuano a consacrarti le loro vite divenendo esempi vivi di carità e di gratuità in questo nostro mondo divorato dalla logica del profitto e del facile guadagno; la speranza perché tanti missionari e missionarie continuano, ancora oggi, a sfidare l'addormentata coscienza dell'umanità rischiando la vita per servire te nei poveri, negli scartati, negli immigrati, negli invisibili, negli sfruttati, negli affamati e nei carcerati». Lo ha detto nella preghiera alla Via Crucis.

Il Papa esprime «speranza perché la tua Chiesa, santa e fatta da peccatori, continua, ancora oggi, nonostante tutti i tentativi di screditarla, a essere una luce che illumina, incoraggia, solleva e testimonia il tuo amore illimitato per l'umanità, un modello di altruismo, un'arca di salvezza e una fonte di certezza e di verità». Bergoglio sottolinea infine «l'avidità e codardia di tanti dottori della legge e ipocriti». «Aiutaci» a «spogliarci dall'arroganza» «dei miopi e dei corrotti, che hanno visto in te un'opportunità da sfruttare».

Papa Francesco, alla fine della Via Crucis al Colosseo, ha salutato i giovani autori dei testi delle meditazioni e il professore di religione che ha coordinato il gruppo, il professor Andrea Monda.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 16:09
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