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La ragazza venne spinta in un dirupo e presa ripetutamente a calci e pugni, colpita poi alla testa con una pietra. L'assassino, arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio, fu condannato anche per il tentato omicidio di un chierichetto del paese, testimone scomodo dell'atroce delitto, Gianmario Lucchini, 37 anni, ora ridotto allo stato vegetativo.

Casula, che evitò l'ergastolo per la scelta del rito abbreviato del suo avvocato Francesco Romualdi, è stato sottoposto a perizia perché la Procura chiese e ottenne dalla Cassazione l'applicazione della misura di sicurezza.

«Casula è affetto da disturbo di personalità paranoide e antisociale», scrive il perito. Non è neanche in grado «di relazionarsi con reciprocità e non mostra interesse per l'interlocutore». Non solo: «È ancora socialmente pericoloso e potrebbe reiterare reati analoghi con modalità simili». La dettagliata relazione dello psichiatra Giunta verrà illustrata in aula il prossimo 12 aprile per stabilire la misura di sicurezza da applicare a Casula, condannato in via definitiva nelle scorse settimane.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Marzo 2018, 21:45
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