Venezia "No Grandi Navi", il corteo invade piazza San Marco: non capitava dal blitz dei Serenissimi.

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VENEZIA - È il giorno della manifestazione indetta contro il passaggio delle navi da crociera davanti al bacino di San Marco, dopo l'incidente che ha coinvolto domenica scorsa la Msc Opera. Nonostante il divieto per il corteo di entrare in piazza San Marco, durante la manifestazione è stata annunciata l'intenzione di superare lo sbarramento e raggiungere la piazza: «Dopo aver visto in quanti siamo e aver registrato la nostra voglia di andare a San Marco, il comitato si è riunito e ha cambiato idea, in piazza San Marco ci andiamo e non a gruppetti, non di nascosto, non con sotterfugi, ci andiamo a testa alta, tutti insieme, ci andiamo in corteo».

​Il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto ha concesso in via straordinaria la possibilità al corteo contro le Grandi Navi di raggiungere Piazza San Marco, contrariamente a quanto comunicato il precedenza. Decisione data dall'altissimo numero di partecipanti: seimila, secondo le forze dell'ordine. L'annuncio, confermato dalle forze dell'ordine, è stato diffuso con altoparlante ai partecipanti al corteo. La piazza è normalmente interdetta per regolamento bipartisan alle manifestazioni politiche dal 1997 dopo l'assaltò dei Serenissimi che volevano proclamare l'indipendenza della città. 

L'ANNUNCIO: «TUTTI A SAN MARCO»
 
 

I MOMENTI DELLA MANIFESTAZIONE

IL RITROVO ALLE ZATTERE

Ritrovo del corteo alle 16 alle Zattere, a pochi passi dal luogo dove è avvenuto l'episodio che ha visto protagonista la nave della flotta Msc. I manifestanti, in rappresentanza di 34 associazioni e movimenti, sfilano per le vie del centro storico raggiungendo prima il Ponte dell'Accademia e poi Campo Sant'Angelo. È preclusa, come stabilito dal prefetto, la possibilità per il corteo di raggiungere Piazza San Marco. Un divieto messo in discussione durante la manifestazione e infine infranto dall'annuncio: «Tutti a San Marco, a testa alta, in corteo».

IL CORTEO SI MUOVE - IL CARTELLO STACCATO: "PER SAN MARCO"
Intorno alle 15 i manifestanti hanno iniziato a muovere i promi passi per sfilare fra le calli veneziane, dopo un presidio di circa un'ora alle Zattere. C'è anche un cartello turistico staccato da un muro con la scritta «Per San Marco» ad aprire il corteo contro le Grandi Navi a Venezia in corso lungo la Fondamenta delle Zattere. Il cartello è in aperta polemica con la Prefettura del capoluogo lagunare che ha negato l'arrivo della manifestazione in Piazza San Marco. La piazza peraltro è interdetta per regolamento bipartisan alle manifestazioni politiche dal 1997 dopo l'assalto dei Serenissimi che volevano proclamare l'indipendenza della città dall'Italia.

TANTISSIMI PARTECIPANTI: IL PREFETTO CONCEDE LA PIAZZA
La decisione del prefetto di concedere Piazza San Marco è stata dettata dall'altissima adesione di manifestanti. Il corteo, secondo fonti delle forze dell'ordine, alla partenza delle Zattere contava quasi cinquemila persona ma dopo poche centinaia di metri è aumentato progressivamente. Ora si sono raggiunte circa seimila persone che sfilano al grido di "San Marco, San Marco". La piazza è già cinta da un cordone di uomini delle forze dell'ordine che dirottano i turisti verso calli alternative a quelle seguite dalla scia umana. Alcuni dei comitati che hanno inscenato la protesta stavano peraltro per attuare una manifestazione non programmata nelle acque davanti a San Marco con la presenza di decine di imbarcazioni a remi.

L'ARRIVO IN PIAZZA SAN MARCO - SCOPPIA UN GRANDE APPLAUSO
Il corteo contro le Grandi Navi con un grande applauso è giunto in Piazzetta San Marco, tra le colonne di Marco e Todaro, a pochi passi dal bacino di San Marco, lungo il quale regolarmente transitano i "grattacieli del mare".

Tra i manifestanti è subentrata per qualche istante una certa delusione perché non hanno potuto occupare completamente la piazza ma sono stati obbligati a sostare in una sua porzione. Il tutto si è svolto senza che si siano verificati al momento problemi di ordine pubblico.



 
ESPOSTE BANDIERE DELLA SERENISSIMA LISTATE A LUTTO 
Sono oltre una trentina quelli che hanno chiesto di aderire alla manifestazione, accompagnata da musica rock a tutto volume e bandiere della Serenissima listata a lutto. Molti striscioni riportano la frase "No alle Navi e Sì al rispetto della laguna". Al corteo prendono parte centinaia di donne e uomini di tutte le età, bambini che giocano con salvagenti a forma di animali marini e molti aderenti ai Centri sociali e al comitato No Grandi navì. È una protesta che raccoglie non solo veneziani, come accaduto in passato, ma anche tanta gente venuta dalla terraferma e da fuori comune. Letteralmente presi d'assalto sin dal mattino i treni che portano alla città lagunare. Alcune imbarcazioni a remi e a motore di piccolo cabotaggio accompagnano in acqua la manifestazione.

LA PROVOCAZIONE - VENEZIA VENDUTA A PEZZI
«Oggi venderò pezzi di Venezia. Della Venezia rotta dal turismo di massa, dal crocierismo: quei cocci che non si potranno mai più rimettere assieme. Pezzi unici che andranno Oltreoceano, già alcuni hanno dimostrato il loro interesse, dopo che online è finito il video di denuncia». Con queste parole un artista anonimo, col nickname di "Scimmietta", ha annunciato che nel pomeriggio alla mostra "Cross Borders International Contemporary Art Exhibition" di Venezia verrà presentata "Broken Venice", un'opera composta da veri e propri pezzi di 'masegnì (selciato di pietra d'Istria) di Venezia andati distrutti e raccolti sul "luogo del delitto", proprio il 2 giugno, giorno dell'incidente della Msc Opera. La presentazione avviene in contemporanea con la manifestazione indetta in città contro le Grandi Navi in laguna. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Giugno 2019, 20:45
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