Luca Zaia in diretta oggi: «L'ordinanza del Veneto valida fino al 23 dicembre, poi si seguono le norme nazionali. Ora fondamentali i ristori». Il 27 arrivano in Veneto 875 dosi di vaccino

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di Beatrice Mani

Luca Zaia in diretta oggi, sabato 19 dicembre 2020, dalla sede della Protezione Civile di Marghera per il punto quotidiano sull'andamento della pandemia da Coronavirus in Veneto e le misure della Regione per contingentarla.

Da oggi entra in vigore la nuova ordinanza firmata dal governatore, nel contempo il premier Conte ha spiegato le ulteriori limitazioni per il periodo natalizio e i giorni festivi in tutta Italia. È scattata infatti dalla mezzanotte la nuova ordinanza regionale in Veneto che vieta dalle 14 alle 22 lo spostamento in comuni diversi da quello di residenza o dimora. La nuova ordinanza - ha annunciato oggi Zaia - sarà valida fino al 23 dicembre compreso, dopodiché si seguiranno le norme del Dpcm del Governo.

Intanto comunque per alcuni giorni, secondo l'ordinanza veneta, gli spostamenti delle persone fuori dai confini comunali saranno comunque consentiti per ragioni di lavoro, salute o altre situazioni di necessità. Dopo le 14 sarà comunque sempre possibile il rientro a casa. La restrizione interessa ogni giorno la fascia dalle 14 alle 22, perché dopo tale orario vale il "coprifuoco" già introdotto dall'ultimo dpcm.

Intanto è scoppiata la polemica sul metodo delle zone "a colori", scatenata dal presidente campano Vincenzo De Luca che ha utilizzato parole inequivocabili: «Da molti giorni noi non abbiamo nessun ricovero in terapia intensiva in Campania. Guardo invece alla situazione drammatica in Veneto a conferma della cialtroneria del meccanismo delle zone: sono gialli da sempre e oggi hanno il triplo di terapie intensive occupate rispetto alla Campania. Invio gli auguri ai concittadini del Veneto che pagano sulla propria pelle il propagandismo e le finzioni; del governo nazionale, e non solo».

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 3milioni 101mila (18.924 in più nelle 24 ore), test rapidi eseguiti ad oggi 1milione 531mila (39.877 in più nelle 24 ore), +3834 positivi in più oggi (nelle ultime 24 ore), 213.054 i positivi da inizio pandemia, 97.816 gli attualmente positivi oggi, ricoverati in totale 3.213 - terapie intensive 369 (+4) e in area non critica 2.844 (-89). I decessi totali 5.382 (+114 nelle 24 ore).

Covid in Veneto

«La direzione c'è  - calante - se non avviene una improvvisa inversione di tendenza, le curve ci sono, anche a Verona oggi la pressione si sente ma di certo oggi ha letti che si liberano. Ma dobbiamo guardare con prudenza ai dati sul contagio che all'estero si stanno rialzando». Le curve scendono timidamente quindi, ma per il governatore Zaia l'attenzione resta comunque alta e l'imprevedibilità di questo virus è una incognita da tenere sempre in mente.

Ordinanza Veneto decade

«Ieri il Governo ha approvato il decreto legge: festivi e prefestivi zona rossa fino al 6 gennaio e nei feriali zona arancione -  ha riassunto Zaia -. Noi abbiamo un''ordinanza che arriva fino al 6 gennaio, ora cosa succede? Il decreto è gerarchicamente superiore, per noi gli effetti della nuova ordinanza decadono per effetto della misura nazionale, quindi l'ordinanza del Veneto sussisterà fino al 23 dicembre compreso, dopodiché si seguiranno le normative nazionali.

La nostra ordinanza non è restrittiva come quella del Governo che pone la zona arancione, dove i confini comunali sono chiusi senza fasce orarie: da uno scenario giallo passiamo a un arancione light con l'ordinanza, e all'arancione e rossa con il Dpcm. Questo decreto esce da una indicazione del Comitato tecnico scientifico nazionale, ne abbiamo discusso e siamo coscienti del momento, per me il tema fondamentale è quello dei ristori - ha ricordato il governatore -: pensate a bar e ristoranti che fanno cassa in questo periodo natalizio, oltre a tutta la filiera e a tutti quelli che fanno turismo e molte altre attività».

Ristori

Ristori in primo piano, perché per Zaia le misure restrittive sono accettabili solo a patto che vi sia una certezza per le aziende: quella di essere ristorate dal Governo. «Dovremmo vigilare, il presupposto per queste misure è che le imprese vengano ristorate sulla base del fatturato 2019 - ha commentato Zaia -. Ieri sera Conte si è impegnato dal primo gennaio a provvedere ai ristori, lo ha detto due o tre volte. Certo è che l'adozione delle misure restrittive è sempre più difficile e vengono sempre meno comprese dai cittadini che, senza ristori, potrebbero anche andare via di testa».

7 gennaio, il D-day delle riaperture

Italia zona rossa e arancione fino a Befana, ma poi cosa succede? «Quella data rischia di diventare il D-day, ma ad oggi il Governo lavora per le riaperture il 7 gennaio 2021, scuola, impianti da sci e tutto il resto. Ma credo che si dovrà valutare la situazione epidemiologica qualche giorno prima del 7 gennaio prima di decidere», ha commentato Zaia.

Scuola

E sempre nell'ottica delle riaperture di gennaio preoccupa non poco il ritorno in classe degli alunni. Oggi è prevista una riunione con il ministro dell'Istruzione Azzolina e il Governo proprio per parlare dell'apertura delle scuole. L'annuncio è stato fatto dal governatore Zaia durante la diretta. «Nessuno di noi tifa per non aprire le scuole, ma dobbiamo capire la quantità di alunni in presenza (il 75% è molto impegnativo per le Regioni) e bisogna anche valutare la situazione epidemiologica di gennaio, e in 20 giorni con il Covid può accadere di tutto».

Vaccino

«Per i primi di gennaio partiremo in Veneto, visto che hanno anticipato i tempi di consegna delle dosi. Personale sanitario, delle Rsa e ospiti delle Rsa: così procederemo nella prima tornata di vaccini», ha annunciato Zaia. Dopodiché l'assessore Manuela Lanzarin ha spiegato: «Le fiale arrivano allo Spallanzani il 25 dicembre e partono per le Regioni, noi abbiamo individuato Padova come centro per l'arrivo il 27 dicembre, sono 875 dosi e stiamo ragionando adesso a come le suddivideremo perché vanno somministrate in tempi rapidissimi. Saranno su base volontaria e sempre per la fascia personale sanitario, Rsa e ospiti Rsa. Da indiscrezioni alla fase 3 potremmo arrivare per maggio-giugno, se tutto procede in modo lineare. Ci sarà una campagna informativa nazionale, noi stiamo predisponendo anche una campagna informativa regionale».


Ultimo aggiornamento: Sabato 19 Dicembre 2020, 14:16
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