"Venduti i test di Medicina", un candidato aveva le risposte. Aperta un'inchiesta

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di Leandro Del Gaudio
Soldi in cambio della risposta giusta, quella che ti apre le porte alla facoltà di medicina, che ti consente di entrare nel «numero chiuso» più ambito dagli studenti italiani. Soldi in cambio dell’algoritmo d’oro, una sequenza numerica che ti porta a sbarrare le caselle esatte, con la certezza matematica di poter frequentare il corso di studi di aspirante medico. È l’ipotesi battuta in queste ore dalla Procura di Napoli, che ha deciso di aprire un’inchiesta sui test di medicina tenuti a Napoli lo scorso cinque settembre.

Oltre 6.400 aspiranti medici in Campania, la pista è quella delle mazzette. Corruzione il reato ipotizzato, in un fascicolo culminato in una serie di perquisizioni e sequestri messi a segno dalla polizia giudiziaria. Al momento risultano indagati un’impiegata della Federico II e il marito: la donna si chiama Tiziana Bellardino, lavora come assistente ad una delle biblioteche cittadine e vanta riconoscimenti umani e professionali da parte di colleghi e superiori. Nel giorno del test, Tiziana Bellardino svolgeva il ruolo di sorvegliante alle prove, una sorta di vigilanza interna, assieme ad altri colleghi. Ad essere coinvolto anche il marito Ciro Palumbo, ex impiegato della Federico II. Entrambi sono stati perquisiti nel giorno della prova, a caccia di conferme decisive a far decollare l’inchiesta.
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Settembre 2017, 11:40
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