Variante Mu preoccupa anche l'Ema: «Sfugge agli anticorpi. La stiamo monitorando»

Variante Mu preoccupa anche l'Ema: «Sfugge agli anticorpi. La stiamo monitorando»

La variante Mu del coronavirus ora preoccupa anche l'Agenzia europea del farmaco Ema. Il responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell'Ema Marco Cavaleri, rispondendo ai giornalisti in conferenza stampa, ha detto che «stiamo monitorando molto attentamente quello che succede in termini di varianti emergenti» del coronavirus Sars-CoV-2, «in stretto contatto con gli organismi internazionali».

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«A parte la Delta, diventata dominante e sulla quale siamo focalizzati, stiamo esaminando anche altre varianti che potrebbero diffondersi, come la Lambda e più recentemente la Mu. Quest'ultima potenzialmente potrebbe essere più preoccupante, perché ha dimostrato una maggiore capacità di sfuggire all'immunità», ha aggiunto Cavaleri. «Non abbiamo ancora dati per dire che» la variante Mu «si sta diffondendo molto - ha precisato - né per sapere se potrà soppiantare la Delta. Ma in ogni caso discuteremo con gli sviluppatori, per cercare di capire se e quanto i vaccini hanno una capacità di protezione anche nei confronti di questa variante».

«Stati possono partire con le terze dosi»

«Gli Stati membri dell'Unione europea, attraverso i loro gruppi consultivi tecnici nazionali sull'immunizzazione (Nitag), possono procedere comunque nel pianificare campagne di somministrazione di dosi aggiuntive o dosi 'booster'» di vaccino anti-Covid, «come misura proattiva di salute pubblica, anche prima che una decisione regolatoria venga presa.

Questo tipo di scelte sono pienamente comprese dall'agenzia nel contesto di emergenza in cui siamo», ha aggiunto Cavaleri parlando della terza dose.

Una precisazione che l'Ema aveva fatto congiuntamente all'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, già a inizio settembre: «La consulenza su come somministrare le vaccinazioni rimane prerogativa dei Nitag che guidano le campagne vaccinali in ciascuno Stato Ue - si leggeva nella nota - Per questo, mentre l'Ema valuta i dati» in materia, «gli Stati membri possono già prendere in considerazione piani preparatori per la somministrazione di richiami e dosi aggiuntive». 

Verso decisione su vaccino Curevac

Sul vaccino anti-Covid della tedesca CureVac «sono stati resi noti nuovi risultati clinici prima della pausa estiva e li valuteremo nelle prossime settimane per cercare di arrivare a una conclusione». Anche sul vaccino dell'americana Novavax «sono stati pubblicati diversi dati di studi clinici e l'impegno è sempre di valutarli nelle prossime settimane», con l'idea di poter arrivare a «una conclusione entro fine anno». Per quanto riguarda invece i vaccini cinese e russo, Sinovac e Sputnik, «la discussione con le aziende è stata abbastanza costruttiva, ma serviranno più dati - ha precisato l'esperto - prima di poter fare progressi nell'iter di valutazione».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Settembre 2021, 16:47
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