Vaccini in tilt a Tor Vergata: arrivano le "scuse" dell'ospedale, la nonnina centenaria riceve la dose a casa

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di Marco Esposito

Ieri al Policlinico Tor Vergata non aveva trovato nessuno ad accoglierla per farle quel vaccino anti-covid tanto desiderato. Oggi ben 5 operatori del centro vaccinale dell'Ospedale sono andati nella sua abitazione per somministrarle la prima dose. Dalla delusione alla gioia. È a lieto fine la storia della signora Trieste, la nonna centenaria di cui Leggo aveva raccontato la disavventura vissuta al Policlinico universitario proprio nella giornata di Pasqua insieme ad altri 40 pazienti.

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La signora Trieste di pandemie se ne intende, quando è nata - nel 1920 - la "spagnola", che fece milioni di vittime, era ancora in circolazione. Fu questo il suo impatto con il mondo: ad accoglierla c'erano una pandemia e un nome piuttosto insolito, frutto della giuramento che il padre, che aveva combattutto la prima guerra mondiale sulle Alpi, aveva fatto a se stesso. Se l'Italia avesse riconquistato Trieste (cosa che avvenne, non definitivamente, nel 1918) avrebbe battezzato così il figlio o la figlia. 

Ieri, come avevamo raccontato, era il giorno di Pasqua, e Trieste, felicissima, era andata a Tor Vergata accompagnata dalla figlia e dal nipote Andrea, con il suo sms di conferma dell'appuntamento, per ricevere la prima dose di vaccino. Poi la brutta sorpresa: centro vaccinale chiuso, nessun responsabile ad attenderli per dare qualche spiegazione a lei e agli altri 40 pazienti giunti fino a lì a vuoto. Poi la denuncia del nipote Andrea a Leggo. 

Oggi, la buona notizia: la figlia della signora Trieste questa mattina ha ricevuto una telefonata di scuse della direzione dell'Ospedale. I dirigenti al telefono le hanno spiegato cosa sia esattametne successo ieri, fornendole spiegazioni dettagliate. Infine il direttore generale del Policlinico Universitario di Tor Vergata ha inviato 5 operatori a casa di Trieste per vaccinarla immediatamente. E hanno promesso di tornare tra una ventina di giorni per il richiamo, già prenotato. Felicissimo Andrea, il nipote di nonna Trieste: «Probabilmente - dice oggi - si è trattato di un piccolo errore in una macchina, quella della vaccinazione nella regione Lazio, che funziona molto bene. Siamo molto grati ai vertici regionali e all'ospedale per la velocità e la premura con cui hanno risolto la situazione di nonna».

IL COMUNICATO DEL POLICLINICO TOR VERGATA

Nella mattinata, però, quasi a smentire quanto di buono fatto è stato diramato dalla "Direzione del Policlinico di Tor Vergata" nel quale si afferma che il  «Centro Vaccinazioni ha svolto la sua attività normalmente», anche se - come documentato da Leggo - ha chiuso alle ore 13.

Inoltre, si legge che sarebbero stati i pazienti ad essere "giunti in orario di chiusura del centro", senza specificare che avevano ricevuto addirittura un sms di conferma del loro appuntamento pomeridiano. 

Ecco il testo integrale del comunicato del Policlinico

«Il giorno di Pasqua il nostro Centro Vaccinazioni ha svolto la sua attività normalmente, sono stati vaccinati 180 cittadini, dei quali 112 con 1° dose e 68 con 2° dose, come da programmazione. I 20 cittadini che non risultavano prenotati e (giunti in orario di chiusura del centro) sono stati prontamente riprogrammati e vaccinati tra oggi e domani, trattandosi di un evidente errore tecnico. L’attività vaccinale non si è mai fermata né a Pasqua e nemmeno oggi giorno di Pasquetta. Tra queste persone anche una signora di 100 anni che è stata prontamente vaccinata a domicilio questa mattina dai nostri operatori. Ci scusiamo per questo problema tecnico che ha causato un disservizio ai cittadini». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Aprile 2021, 14:01
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