Professor Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano, ritiene giusto dare la terza dose ai fragili?
«Era nel destino. I dati di diversi studi clinici dimostrano che a sei mesi dalla doppia dose c’è una perdita di 10 punti percentuali nella protezione: purtroppo lo si sapeva e non ci stupisce: oltretutto c’è la variante Delta che complica tutto».
Ora toccherà ad anziani e sanitari?
«I primi destinatari dovrebbero essere immunodepressi, residenti nelle RSA e sanitari: poi bisognerà valutare se nella popolazione generale ci si può accontentare della protezione delle due dosi. Dipenderà dalla strategia vaccinale, ma anche dall’andamento epidemiologico».
Il governo fa bene a insistere sul Green pass?
«Il vaccino ha dimostrato a livello internazionale un’ottima efficacia e anche il profilo di sicurezza si sta consolidando.
Sarà necessario l’obbligo vaccinale?
«Sì, se si vuole vaccinare con la più ampia velocità possibile: l’Italia lo ha già fatto, si pensi alla legge Lorenzin. Rispetto ad altri Paesi non siamo messi male, ma il dato è ancora basso specie nei soggetti a rischio e va trovato un modo per portarsi avanti: al di là dei no vax, c’è uno zoccolo duro di dubbiosi che non si schiodano».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Settembre 2021, 08:40
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