Vaccino Covid quarta dose, Speranza: «Decideremo settimana prossima. Non sarà per tutti»

L'indice Rt torna a salire, come il tasso di occupazione in terapia intensiva e nelle aree mediche e Speranza avverte: "La pandemia è ancora in corso"

Vaccino Covid quarta dose, Speranza: «Decideremo settimana prossima. Non sarà per tutti»

La decisione sulla quarta dose verrà presa la prossima settimana. Sul richiamo del vaccino anti Covid la decisione definitiva arriverà entro 7 giorni. Questo è quanto dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza. «Ho proposto ai Paesi europei di coordinarci, non ha senso andare in ordine sparso. E mi hanno seguito. Si deciderà sulla vaccinazione per gli anziani, dopo aver ascoltato gli esperti e le agenzie regolatorie», ha dichiarato Speranza. 

Leggi anche > Le nuove regole Covid da oggi: Green pass, mascherine, lavoro e mezzi pubblici. Cosa cambia

Oggi si apre una nuova fase con la fine dello stato di emergenza, «il Paese affronta l'epidemia ancora in corso con strumenti ordinari. Ma non significa che la pandemia è finita. L'obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più la mascherina, anche nei locali al chiuso: ci sono le condizioni per raggiungerlo», hanno aggiunto in coro Speranza e il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

«Cambia la gestione della pandemia provando a portarla da un regime straordinario a uno ordinario, ma con i piedi per terra perché non c'è un pulsante off che la spegne, la pandemia è ancora in corso», ha tenuto a sottolineare il ministro della Salute.

MASCHERINE AL CHIUSO

«Le mascherine al chiuso le riteniamo ancora molto importanti e preziose in una fase come questa di alta incidenza: la circolazione del virus è ancora molto significativa e la mascherina è uno schermo decisivo. Al chiuso è obbligatoria fino al 30 aprile: come sempre valuteremo l'andamento epidemiologico e decideremo come comportarci», ha aggiunto Speranza. Mentre è apparso più ottimista il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che ha dichiarato: «L'obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più la mascherina, anche nei locali al chiuso: ci sono le condizioni per raggiungerlo».

SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI

«La situazione degli ospedali ora è sotto controllo, ma l'incidenza è alta e le mascherine sono particolarmente utili. E infatti questo mese restano obbligatorie al chiuso». Secondo il ministro, introdurre il Green Pass è stata una decisione che «ha fatto la differenza, ci ha fatto raggiungere una delle migliori percentuali di vaccinazione in Europa e nel mondo. Ci sono Paesi come Austria, Germania e Olanda dove anche in questi mesi sono stati costretti a fare chiusure dure - ha concluso Speranza - noi no, grazie alle alte coperture, figlie di un uso robusto del Green Pass e dell'introduzione dell'obbligo». 

I DATI DELL'INDICE RT DELLA SETTIMANA

In lieve calo l'incidenza settimanale a livello nazionale mentre è in crescita l'indice Rt.  Secondo i dati del monitoraggio settimanale, resi noti dall'Iss, l'incidenza settimanale in Italia è pari a 836 ogni 100.000 abitanti contro 848 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Ma nel periodo 9 - 22 marzo 2022, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1.24 (range 1,14 - 1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando è stato pari a 1,12) e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. L'indice non è mai stato così alto dalla fine di dicembre.

Questo è quanto emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, dove viene rilevato anche che il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 31 marzo) contro il 4,5% di 7 giorni fa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% contro il 13,9%.

I reparti di area medica superano dunque il livello della soglia di allerta fissato al 15%.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Aprile 2022, 15:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA