Minorenni e vaccinati. Forse. L’apertura delle vaccinazioni anti-Covid ai minori rischia di creare più di un caso, anzi più di una causa. I centri vaccinali, infatti, chiedono il consenso dei genitori, ma cosa accade se mamma e papà la pensano diversamente? Lo abbiamo chiesto all’avvocato matrimonialista Marco Meliti, presidente dell’associazione italiana di diritto e psicologia della famiglia.
Avvocato, un minore può essere vaccinato se i genitori hanno opinioni diverse sul tema?
«Serve sempre il consenso di entrambi i genitori, pure quando sono separati e uno dei due ha l’affido esclusivo. Se i genitori la pensano diversamente, devono rivolgersi al giudice. Le coppie sposate al Tribunale dei minori. I separati al giudice della separazione».
Ci sarà un aumento di cause per le liti sul vaccino?
«Sicuramente dobbiamo attenderci molte questioni soprattutto tra i separati: è facile che il vaccino diventi un ulteriore motivo di lite, per credo diverso o per ripicca».
Quale l’orientamento dei giudici?
«La materia è scivolosa.
Quindi vincerebbe il no?
«Sarebbe sentito il minore e avrebbe un peso la sua volontà, anche perché, nel caso del Covid, la mancata vaccinazione preclude alcuni aspetti legati alla socialità. In generale bisogna attendere il formarsi della giurisprudenza per capire se il bene comune prevarrà sull’interesse individuale».
E se i genitori sono contrari ma il figlio vuole vaccinarsi?
«Il figlio, in quanto minore, non ha potere di autodeterminarsi, è soggetto alla responsabilità genitoriale. Fatta eccezione per eventuali istanze portate avanti dalla scuola, non ha strumenti giuridici per rivolgersi al Tribunale. Non può fare nulla».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Giugno 2021, 08:43
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