Vaccino Covid, Johnson & Johnson chiede l'autorizzazione all'Ema. I vantaggi e le dosi che dovrebbero arrivare in Italia

Vaccino Covid, Johnson & Johnson chiede l'autorizzazione all'Ema. I vantaggi e le dosi che dovrebbero arrivare in Italia

Covid, Johnson & Johnson ha chiesto all'Agenzia europea del farmaco (Ema) l'approvazione del proprio vaccino, sviluppato tramite l'azienda Janssen. In caso di risposta affermativa, si tratterebbe di un grandissimo passo in avanti per la campagna vaccinale in Italia come in Europa: ecco perché.

Leggi anche > Effetto variante inglese a Pescara, record contagi e ricoveri in aumento: il 65% dei casi è del ceppo britannico

Covid, la richiesta di Johnson & Johnson all'Ema

L'Ema ha ricevuto da Janssen (Johnson & Johnson) la richiesta di autorizzazione condizionata alla commercializzazione del vaccino anti Covid sviluppato dalla casa farmaceutica. Lo comunica l'agenzia. Il comitato dell'Ema sui farmaci per l'uomo (Chmp) valuterà il vaccino con una tabella accelerata e «potrebbe» dare un'opinione entro la metà di marzo, «a patto che i dati forniti dalla società sull'efficacia, la sicurezza e la qualità del vaccino siano sufficientemente ampi e robusti». Il vaccino di Janssen è basato su un adenovirus modificato; è il quarto per cui viene chiesta l'autorizzazione condizionata all'Ema, che ha già dato parere positivo sui vaccini di Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca.

Covid, l'Ue attende la risposta dell'Ema

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen si «compiace» della richiesta di autorizzazione condizionata alla commercializzazione del vaccino anti-Covid presentata all'Ema da Janssen, del gruppo Usa Johnson & Johnson. «La Commissione - afferma via social network - sarà pronta a dare l'autorizzazione non appena l'Ema avrà dato un parere scientifico positivo. Altri vaccini sicuri ed efficaci sono in arrivo», conclude von der Leyen.

Il vaccino di Janssen (J&J) è il quarto per cui viene presentata domanda di autorizzazione nell'Ue, dopo Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca.

Covid, i vantaggi del vaccino J&J

L'approvazione dell'Ema per il vaccino sviluppato da Janssen e prodotto da Johnson & Johnson potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di svolta per la campagna vaccinale in tutta l'area Ue, rallentata dopo i ritardi nella produzione dei sieri di Pfizer e Moderna. Il vaccino anti Covid di J&J ha dei vantaggi non indifferenti rispetto agli altri. In primis, secondo l'azienda produttrice, basterebbe una sola dose per la completa immunizzazione. C'è poi il grandissimo vantaggio della conservazione, che non dipenderebbe dalla 'catena del freddo': il vaccino Johnson & Johnson si può conservare per tre mesi a una temperatura compresa tra i 2 e gli 8°C, e per due anni a -20°C. Il vaccino è stato testato in particolare su persone con patologie come Aids, tumori, diabete e obesità, con una copertura del 100% contro il rischio di ospedalizzazione e dell'85% contro le forme gravi di Covid. Il vaccino era stato testato anche in Sudafrica, nel periodo in cui circolava già la variante, dimostrando un'efficacia intorno al 66% su forme da moderate a gravi.

Vaccino Covid J&J, quando arriverà e quante dosi spettano all'Italia

Il vaccino Covid di Johnson & Johnson potrebbe essere approvato contemporaneamente dall'Ema e dall'ente omologo statunitense, la Fda. L'Unione Europea, tuttavia, ha firmato un contratto con l'azienda produttrice per ricevere, in una prima consegna, 200 milioni di dosi, di cui 27 milioni riservate all'Italia. C'è poi una prelazione per un identico quantitativo di dosi, quindi entro il secondo trimestre del 2021, in Italia, si attendono circa 50 milioni di sieri destinati ad altrettanti cittadini. Ma tutto dipenderà dalla decisione dell'Ema, che dovrà studiare i dati forniti da J&J, decisamente promettenti. Forse anche troppo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Febbraio 2021, 08:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA