Ucraina, Salvini pronto a ripartire: «Ho visto le lacrime dei bambini, voglio portarli in Italia»

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Torna a parlare Matteo Salvini, dopo la contestazione di ieri da parte di Wojciech Bakun, il sindaco di Przemyl che al suo arrivo nella cittadina polacca ha tirato fuori una maglietta con Putin, la stessa che il leader della Lega aveva indossato qualche anno fa in occasione di una visita al Cremlino. «Sono pronto a ripartire, a tornare lì nei prossimi giorni, spero in buona compagnia», ha detto Salvini, riferendosi a altri politici, a margine della lectio magistralis tenuta dal segretario di stato vaticano Pietro Parolin. «Lo farò senza telecamere, come è stato questa volta», ha aggiunto.

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«Da papà ho visto in quei bimbi ucraini mia figlia di 9 anni e mi spiace ci siano quelli che hanno voglia di fare polemica. Oggi l'associazione Papa Giovanni ha chiesto a tutti i politici di partire per il confine, di fermare la guerra. Io ci sono, l'ho fatto e sono pronto a rifarlo. Mi piacerebbe ci fossero politici di destra e sinistra. Non ne ho incontrati tanti al confine con l'Ucraina. Magari li incontro la settimana prossima».

«Sono sconcertato per le polemiche, le uniche telecamere che ho incontrato in questi tre giorni sono quelle organizzate dal sindaco che aveva deciso di contestarmi, noi non avevamo al seguito neanche un giornalista o mezza telecamera», ha detto riferendosi alla contestazione del sindaco, e ribadisce il senso del suo impegno: «Da papà ho visto in quei bimbi ucraini mia figlia di nove anni, e mi spiace ci siano quelli che hanno voglia di fare polemica. Io - sottolinea ho visto le lacrime di quei bambini, farò di tutto per portarli in Italia».

 

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Il sindaco: «Gli ho ricordato chi sono i suoi amici»

«A Matteo Salvini ho portato la t-shirt che aveva indossato cinque anni fa a Mosca e gli ho ricordato chi sono i suoi amici.

E poi volevo mostrargli quello che il suo amico Putin sta facendo per il popolo ucraino», le parole di Bakun, il sindaco di Przemyl, la città polacca al confine con l'Ucraina, in un'intervista a 'La Stampa'. «Era la prima volta che vedevo» Salvini. «Lunedì mi hanno detto che sarebbe venuto qui e così gli ho fatto stampare apposta la maglietta come regalo». In merito a quello che stanno facendo in Polonia per aiutare gli ucraini, Bakun ha poi spiegato: «Recuperiamo tutte le persone che scappano dalla guerra, le portiamo ai punti dove vengono registrate, diamo loro da mangiare e organizziamo i trasferimenti».

Cosa chiedete ai governi dell'Unione europea? «Tutti i Paesi della Ue si devono preparare ad accogliere un numero gigantesco di rifugiati. Finora ne abbiamo ricevuti circa un milione ma siamo solo all'inizio». «Se dovessi riparlare con Salvini cosa gli direi?» Che «deve vergognarsi, non lo voglio incontrare mai più. Ero sorpreso che volesse visitare Przemyl: siamo in prima linea nell'affrontare gli effetti di quanto Putin sta facendo». «Ho un grande rispetto per il popolo italiano. Stiamo lavorando con tante ong italiane e voglio ringraziare l'Italia per quello che sta facendo», ha concluso il sindaco.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Marzo 2022, 20:28
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