Ucciso da una freccia in strada, l'omicida ai domiciliari: «Ha chiesto scusa e pagato 10mila euro»

La vittima era uscita per festeggiare la nascita del figlio

Ucciso da una freccia in strada, l'omicida ai domiciliari: «Ha chiesto scusa e pagato 10mila euro»

di Niccolò Dainelli

Era un giorno felice ed è stato ucciso. Era uscito per festeggiare la nascita del figlio l'uomo che, lo scorso 2 novembre, è morto trafitto da una freccia nel centro storico di GenovaJavier Alfredo Miranda Romero, 41 anni, originario del Perù, ma da 20 anni in Italia era uscito con un amico per vedere la Champions League mentre la compagna aveva partorito la notte del 31 ottobre il piccolo Gustavo Giuseppe. E, a distanza di quattro mesi, l'uomo che lo ha ucciso è stato trasferito ai domiciliari

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Le scuse e il risarcimento

 

Evaristo Scalco, l'uomo che scoccò il dardo mortale, ha chiesto scusa e ha versato 10mila euro alla compagna e al figlio neonato. Per questo l'artigiano è stato trasferito adesso agli arresti domiciliari nella sua casa in provincia di Varese, con il braccialetto elettronico.

Per il gip, Scalco ha ammesso quanto fatto anche se l'uomo ha sempre detto di «non avere avuto intenzione di uccidere l'operaio ma di volerlo solo minacciare».

La tragedia

Il pubblico ministero Arianna Ciavattini aveva espresso parere negativo. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, Scalco aveva una passione per gli archi, che costruiva, e andava ad allenarsi nei boschi del varesotto cacciando i cinghiali e usando frecce letali uguali a quella che ha scelto, fra diverse decine, per colpire a morte Romero. Quella sera, la vittima era in strada con amico a chiacchierare quando Scalco si era affacciato e gli aveva urlato insulti razzisti. Romero gli aveva mostrato il dito medio e a quel punto sarebbe stato colpito. Il dardo lo aveva trafitto dall'alto su un fianco perforandogli il fegato. Era stato portato d'urgenza in condizioni disperato al San Martino dove era stato operato ma era morto subito dopo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Marzo 2023, 17:25
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