La donna era in Italia da circa 20 anni, e viveva svolgendo lavori saltuari, come badante e addetta alle pulizie. Era separata da tempo dal marito, che ora gli investigatori stanno cercando. All'identificazione i carabinieri sono giunti grazie agli indizi delle ricognizioni medico legali.
VIVEVA DA SOLA La vittima viveva da sola, senza figli, dopo la separazione dal marito. I Carabinieri di Verona hanno confermato che ora, dopo l'identificazione, le indagini si stanno focalizzando sulla vita della donna e sulle sue frequentazioni.
L'ex marito, che gli investigatori stanno cercando di rintracciare, è anche lui marocchino. La morte viene fatta risalire a circa 24-48 ore precedenti il ritrovamento a Gardoni di Valeggio sul Mincio.
Il cadavere indossava solo biancheria intima ed è stato disseminato, a pezzi, in un appezzamento di terreno che costeggia la strada.
IL SINDACO DI VALEGGIO: "NON È CONCITTADINA" La donna marocchina di cui è stato trovato il cadavere fatto a pezzi non è di Valeggio sul Mincio.
Lo conferma il sindaco Angelo Tosoni sulla base delle informazioni avute dagli investigatori. Il corpo sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi in un'altra località, probabilmente sempre nel veronese, e scaricato nella frazione di Gardoni in un'area notoriamente poco frequentata. Il luogo del ritrovamento, infatti, è a ridosso di un uliveto e a poca distanza da un ex deposito militare. Si tratta di un'area in cui sono presenti numerosi animali selvatici, compresi i cinghiali, su cui contava forse l'assassino perchè del corpo non restasse alcuna traccia.
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Gennaio 2018, 11:13
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