Uccide quattro ragazzi, scarcerato dopo una settimana per una notifica errata

La madre di una delle vittime: «La legge italiana forse non è uguale per tutti»

Uccide quattro ragazzi, scarcerato dopo una settimana per una notifica errata

di Redazione web

Colpevole della morte di quattro persone, condannato a 8 anni in via definitiva, rimane in prigione appena una settimana per un errore nei termini di notifica dell'ordinanza di carcerazione. Marius Alin Marinica, romeno di 30 anni, con un sorpasso azzardato nel 2019 ha causato la morte di Riccardo Laugeni, Eleonora Frasson, Leonardo Girardi e Giovanni Mattiuzzo, tutti tra i 22 e i 23 anni. 

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Torna ai domiciliari

La Procura generale di Venezia ha accolto il ricorso del legale dell'uomo, riconoscendo un errore nei termini di notifica dell'ordinanza di carcerazione, che erano scaduti da 24 ore. Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia dovrà ora decidere sulla liberazione anticipata e la messa alla prova di Marinica, per scontare gli ultimi quattro anni di pena in lavori di pubblica utilità.

Indignazione

Romina Ceccato, la madre di Riccardo Laugeni, chiede giustizia: «Sono leggi giuste queste, è un Paese giusto quello che permette questo? Sì, l’assassino di mio figlio è uscito di galera secondo la legge italiana, ma forse allora la legge italiana non dovrebbe essere “uguale per tutti”, bisognerebbe cambiare quella frase che si legge nei tribunali: il responsabile della morte di quattro ragazzi non dovrebbe poter usufruire delle stesse possibilità di chi, magari, ha rubato un panino per fame», le sue parole riportate dal Corriere Veneto. 

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L'incidente

L'incidente è accaduto a Jesolo, in località Ca’ Nani, nella notte tra il 13 e il 14 luglio 2019.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, Marinica aveva superato l’auto guidata da Laugeni e poi l’aveva speronata facendola uscire di strada. A bordo c'era anche una quinta ragazza, Giorgia Diral, unica sopravvissuta. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 22 Ottobre 2022, 21:11
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