Strangola e uccide la madre malata, poi confessa: «Ho sbroccato»
di Simone Pierini
Il delitto è avvenuto mentre l'uomo, come ogni sera, le dava da mangiare sul divano dal quale la donna non si muoveva quasi più. Lei avrebbe rifiutato il cibo e il figlio ha perso la pazienza e l'ha strozzata. Ai soccorritori, che lui stesso ha chiamato, ha detto che era morta soffocata da un boccone e che i segni sul collo erano dovuti al suo tentativo di liberarle la gola, ma fin dall'inizio questa versione non ha convinto. Davanti agli investigatori della squadra Mobile e al Pm Luca Venturi, che lo hanno sentito per tutto il pomeriggio, l'uomo alla fine è crollato.
«Siete gli unici che mi hanno ascoltato, forse avrei dovuto farmi aiutare prima» ha detto dopo la confessione, ringraziando i poliziotti. «Il peso di questa missione che si era dato forse è stato troppo forte per lui» ha spiegato il capo della squadra Mobile Luca Armeni, che ha condotto l'indagine. Per assistere la madre, il 58enne aveva smesso di fare anche i lavoretti saltuari che, da quando aveva perso il posto qualche anno fa, erano il suo unico impegno. Tra madre e figlio c'era un rapporto totalizzante, fatto anche di frequenti dissidi. «Mia madre era una donna tosta, una peperina» ha detto ancora l'artigiano agli investigatori, raccontando che lei spesso lo rimproverava per non avere fatto strada nel lavoro. Anche per questo il figlio si era convinto che talvolta lei fingesse di stare male o esagerasse le proprie difficoltà a muoversi. L'omicidio ha lasciato sbalorditi i vicini di casa, che descrivono Grandi come «un brav'uomo, riservato, che la curava e le faceva tutto». Per domani è fissata l'udienza di convalida del fermo per omicidio volontario.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Novembre 2018, 23:01
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