Vacanze d'emergenza: «La Ue detta le linee guida per il turismo
E l’Italia rischia di essere fanalino di coda»

Vacanze estive in emergenza: la Ue detta le linee guida per il turismo, ecco tutte le regole da rispettare

di Enrico Chillè
Ripartire in sicurezza e salvare il turismo estivo ai tempi del coronavirus. Di fronte ad una regolamentazione ‘selvaggia’ da parte dei singoli stati, la Commissione Europea ha disposto ieri una serie di linee-guida per evitare discriminazioni e per salvare un settore che da solo vale il 10% del Pil (1400 miliardi) di tutto il continente. Si stima che il turismo mondiale, rispetto al 2019, perderà tra il 60 e l’80% dei ricavi (tra gli 840 e i 1000 miliardi) e, nella sola Europa, sono a rischio sei milioni di posti di lavoro. Oltre a misure straordinarie, come risorse di sostegno a specifiche categorie, servono mosse comuni per salvare il turismo in Europa.

DISCRIMINAZIONI E CORRIDOI Alcuni dei paesi meno colpiti hanno già deciso di aprire le proprie frontiere ai viaggiatori provenienti da altri stati europei, creando corridoi turistici preferenziali. Grecia, Malta, Croazia e Portogallo hanno chiesto di aprire subito le frontiere ai turisti provenienti da aree a basso rischio. L’Austria vuole aprire ai viaggiatori provenienti da Germania, Repubblica Ceca e Svizzera, ma non dall’Italia. Estonia, Lettonia e Lituania riapriranno le frontiere domani mentre Gran Bretagna e Francia discutono su un’apertura reciproca. Una serie di decisioni che discriminano Italia e Spagna, due paesi spesso bistrattati e anche i più colpiti dall’epidemia.

LIBERA CIRCOLAZIONE La Commissione Europea si è opposta alle limitazioni in base alla nazionalità dei turisti, invitando i paesi ad aprire e ad abolire la quarantena obbligatoria tra aree epidemiologiche con rischi simili. In sostanza: gli italiani potranno andare in vacanza in Europa, ma i turisti lombardi o piemontesi avranno meno libertà di movimento rispetto a pugliesi o calabresi. Il rischio sarà monitorato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Bocciata l’idea del passaporto sanitario, perché i test non possono garantire ‘patenti di immunità’ sicure al 100%.

TRASPORTI E STRUTTURE Nelle linee-guida anche raccomandazioni per i trasporti: mascherine obbligatorie, distanziamento sociale con la riduzione dei posti, sanificazioni costanti e misure di prevenzione del contatto tra passeggeri. Hotel e spiagge dovranno restare in contatto con gli ospiti per informarli di eventuali nuovi contagi.

APP E AGGIORNAMENTI Viene chiesto ai singoli stati di rendere interoperabili le app di tracciamento del contagio (come Immuni), in modo da condividere tutti i dati in tempo reale e in qualsiasi punto d’Europa. Per questo si pensa anche ad un sito unico europeo con tutti i dati (indice di contagio, strutture ricettive, capacità ospedaliera delle destinazioni).

VOUCHER I viaggi cancellati a causa del virus potranno essere rimborsati o sostituiti con voucher per recuperare la vacanza entro 12 mesi (a scelta del singolo turista).
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Maggio 2020, 08:14
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