Tumori, il ballo come terapia. Al via il progetto di Carolyn Smith: «La danza è un salva-vita»

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di Michela Poi
Dance for Oncology  è il primo progetto in Italia di ballo dedicato a pazienti oncologici uomini e donne che permette di migliorare l’umore, la condizione psico-fisica e ritrovare entusiasmo e gioia di vivere. Il concetto di resilienza è ormai abbastanza noto e sicuramente l’attività fisica, oltre ad essere una ottima compagna di viaggio durante le terapie, risulta essere terapeutica. Il ballo, in particolare, sta rivoluzionando l’universo del percorso di recupero di molte patologie, soprattutto quelle neurologiche come l’Alzheimer e il Parkinson, e molti sono gli studi scientifici in proposito. Il progetto complessivo, che partirà il 23 settembre in tutta Italia,  prevede - oltre i corsi di ballo offerti gratuitamente nella prima fase- l'informazione e formazione dei pazienti, attraverso la distribuzione gratuita di materiale informativo su stili di vita e su gli elementi base delle innovazioni terapeutiche in oncologia.

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«La danza è un salva-vita», spiega Carolyn Smith, ballerina e insegnante promotrice del progetto, lei stessa paziente oncologica. «Sono 54 anni che ballo, e dopo la diagnosi di tumore tutta la mia vita è stata cancellata. Le cure mi davano degli effetti collaterali grossi: non sentivo più i piedi e le mani e mi sono dovuta reinventare. Anche da questo è nato il progetto». 

In Italia sono 3,4 milioni le persone che vivono con una diagnosi di tumore. La maggior parte di loro, attraverso le terapie oncologiche e chirurgiche, risolve il proprio percorso e prosegue nei controlli periodici. Le donne colpite da un carcinoma della mammella - infatti – hanno una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dell’87%, e a 10 anni dell’80%. Una percentuale destinata a salire fino il 91% per le diagnosi di tumore alla prostata e significativa, del 65% per le neoplasie del colon retto.Un universo di ex-pazienti che tornano ad una vita lavorativa ed affettiva di ‘normalità’; sempre più spesso questa normalità viene mantenuta anche nel percorso di cura, grazie alle figure dei caregivers (coloro che sostengono i pazienti nel percorso) e delle molteplici attività di supporto che attraverso l’associazionismo vengono messe in campo (laboratorio teatrale, ballo, premi letterari e medicina narrativa, nordic walking, pagaia e molto altro). Donne e uomini con la necessità e il desiderio di ricrearsi un progetto di vita, di relazione, e di rapportarsi con la propria immagine corporea. Anche i pazienti che vivono invece una situazione di malattia avanzata, hanno una buona percentuale di possibilità di stabilizzazione della malattia attraverso i nuovi percorsi della medicina di precisione e personalizzata. E anche per loro, a maggior ragione, deve esserci la massima attenzione al recupero psicofisico, e al mantenimento dello stato muscolare attraverso l’alimentazione e l’attività fisica.



«IncontraDonna onlus -spiega la Presidente, Adriana Bonifacino- già nei mesi scorsi, grazie ad un progetto europeo, ha testato la positività dell’utilizzo della danza come strumento per favorire il movimento, la socializzazione, e quindi combattere e prevenire le recidive in campo oncologico per le sole pazienti con tumore del seno. A quell’esperienza positiva e unica è seguita l’idea di un lavoro più ampio, che coinvolgendo i Centri di oncologia su rete nazionale, potesse avvicinare al ballo il maggior numero di pazienti per favorire così un complessivo miglioramento delle loro condizioni psicofisiche». Partner di IncontraDonna per “Dance for Oncology” sono la Fondazione per la Medicina Personalizzata presieduta da Paolo Marchetti e la Carolyn Smith Dance Academy.



Grazie anche alla partnership con Paolo Marchetti - oncologo di fama internazionale - e Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata, sono state coinvolte le divisioni di Oncologia medica di 13 città italiane, dove i clinici di riferimento invitano i pazienti a seguire i corsi di ballo che hanno durata trimestrale. Una ‘prescrizione’ di salute finalizzata a migliorare la qualità della vita.









 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Settembre 2019, 22:23
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