Tumore, in campo la ricerca italiana per sconfiggere la malattia prima che attacchi il nostro organismo

Diverse aree scientifiche stanno collaborando per aumentare le possibilità diagnostiche contro il cancro

Tumore, in campo la ricerca italiana per sconfiggere la malattia prima che attacchi il nostro organismo

di Redazione web

Ci sarà un futuro in cui il tumore sarà diagnosticabile prima della sua comparsa nel nostro organismo? Questa è la grande sfida che muove un insieme di competenze scientifiche, la proteomica, la metabolomica e la radiomica, che si aggiungono alla genomica, scienza che cerca di scoprire tracce della patologia, già nel Dna

«Negli ultimi anni ci siamo resi conto che la sfida contro il cancro non si può giocare solo studiando il tumore...ma anche analizzando le caratteristiche dei pazienti, del microambiente in cui crescono e delle cellule tumorali e il rapporto che esse instaurano con il sistema immunitario», spiega Vanesa Gregorc, direttrice dell’Oncologia Medica dell’IRCSS Candiolo ad Aska News.

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Passi in avanti

Con l'evoluzione della tecnologia a disposizione, sono state sviluppate nuove linee di ricerca, che fino ad una manciata di anni fa erano impensabili. «Con progetto Proactive abbiamo l’obiettivo di migliorare e personalizzare la prevenzione terziaria dei tumori, quella che ci consente di individuare la malattia prima che si manifesti e prenda il sopravvento sul paziente» precisa Greforc, che insieme al team di ricerca sta lavorando sulle «primissime tracce che il cancro rilascia nel nostro sangue, con nuove metodiche che ci consentono di prevedere lo sviluppo di un tumore diverso tempo prima che diventi radiologicamente visibile».

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Diagnosi futuristiche

L'obiettivo più ambizioso è arrivare a curare il tumore quando è ancora allo stato cellulare, con una diagnosi precocissima, che è raggiungibile, combinando gli studi di differenti aree della scienza; come la proteomica, cioè lo studio della struttura e della funzione delle proteine, la metabolomica che si occupa delle impronte chimiche lasciate da processi cellulari e la radiomica, cioè l’analisi matematica di immagini mediche.

Un mix di competenze che allarga lo spettro di possibilità per sconfiggere il tumore, quando è ancora fragile, rispetto al suo potenziale invasivo.

Tumori ereditari

Poter fare una diagnosi con mesi o addirittura anni di anticip, infatti, aumenta la percentuale di sconfiggere la malattia: «Significa anche intercettare in alcune persone, come ad esempio i famigliari dei nostri pazienti, il rischio di sviluppare tumori ereditari, modificando quindi il loro destino...conoscere il proprio profilo di rischio o sapere con grande anticipo che un tumore sta iniziando a gettare le basi per un futuro attacco può aiutare le persone a mettere in atto una serie di misure comportamentali che possono impedire o anche solo rallentare l’insorgenza della malattia».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Ottobre 2022, 13:49
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