Ha usato il telefono cellulare due ore e mezza al giorno, per 13 anni. Finché non si è ammalato di tumore all'orecchio. Così il tecnico specializzato dell’Acciai Speciali Cogne, si è rivolto a uno studio legale per fare causa. Il 2 novembre scorso è arrivata la sentenza, che ha stabilito un indennizzo in suo favore. Condannata l'Inail, che adesso dovrà risarcirlo.
Il caso
L'uomo, un 63enne residente ad Aosta, è stato colpito da tumore benigno che colpisce un nervo dell’orecchio.
La sentenza ora pronunciata «è figlia di un serrato confronto scientifico» hanno spiegato gli avvocati, «ci sono stati numerosi incontri e scambi di memorie tra gli esperti delle parti». Nel 2020 l'ente di previdenza era stato condannato a corrispondere un indennizzo di 350 euro al mese all'uomo, ma aveva impugnato la decisione del tribunale, chiedendo una nuova consulenza tecnica. L’elevata probabilità di correlazione tra tumore e cellulare in questo caso è stata accertata sulla base dell’assenza di altre possibili cause e l’esposizione prolungata a radiofrequenze si è così rivelata l’unico fattore di rischio per l’ex lavoratore dell’acciaieria.
Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Novembre 2022, 17:19
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