Truffa nella telefonia, 10 indagati: «Clienti pagavano servizi mai richiesti». Anche il pm Greco tra le vittime

Truffa nella telefonia, 10 indagati: «Clienti pagavano servizi mai richiesti». Anche il pm Greco tra le vittime
Sono oltre 10 gli indagati nell'inchiesta della procura di Milano sulle truffe nei confronti di centinaia di utenti delle compagnie telefoniche che si sono visti addebitare dei servizi a pagamento senza aver mai dato il consenso. Una truffa per tutti gli utenti che si vedevano costi per servizi mai attivati e quindi mai richiesti. 

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Perquisizioni e sequestri sono stati effettuati nella sede legale di Windtre dagli uomini del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza e contestualmente la procura ha inviato una lettera all'Autorità garante per le comunicazioni in relazione alla posizione di Vodafone, Tim e un'altra società.

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ANCHE IL PM GRECO TRA LE VITTIME Sono migliaia i clienti delle tre più importanti compagnie telefoniche italiane, Windtre, Vodafone e Tim a cui sono stati addebitati importi non dovuti per attivazioni indebite dei cosiddetti Servizi a valore aggiunto (VAS) sul proprio dispositivo mobile. Tra le vittime anche il Procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco, che tempo fa si è accorto di pagare «20 euro al bimestre per acquistato giochi con addebito a società off shore» senza aver mai dato il consenso, come ha raccontato lui stesso oggi nel corso della conferenza stampa.

Il fenomeno illecito, come emerge dai riscontri acquisiti dal consulente informatico della Procura di Milano, non si è interrotto neppure durante la recente emergenza sanitaria nazionale. «L' unica consolazione è che in questo tipo di operazioni a danno del consumatore - ha aggiunto il magistrato - c'è molta democrazia perché può capitare al procuratore della repubblica di Milano come al vecchietto».
L'inchiesta «è il sintomo di una situazione che deve essere sottoposta al controllo» altrimenti «il cittadino diventa oggetto delle peggiori scorrerie».

 
 

"CONSUMATORE ESPOSTO A SITI FALSI" Il procuratore Greco, nel corso della conferenza stampa, ha affermato  riferendosi ai principali gestori telefonici: «Serve una responsabilizzazione delle piattaforme digitali usate dalle società multiutility che permette a queste situazioni di proliferare altrimenti si crea una asimmetria di potere tra gli enormi agglomerati economico finanziari e i cittadini che diventano in questo modo oggetto delle peggiori scorrerie». Secondo il Procuratore «il consumatore ignaro è esposto a siti falsi, che erogano servizi falsi», e quello del «cybercrime è un problema fondamentale in un mondo iperconnesso» in quanto «i cittadini rischiano di essere esposti a qualsiasi cosa».

«Sono convinto che il cybercrime e la frode siano la vera caratteristica della moderna criminalità e dopo disastri ambientali e climatici sono il terzo problema del mondo. Ma, purtroppo, non è percepito come tale né nella cultura generale né nelle forze dell'ordine», ha proseguito sottolineando di aver assolutamente voluto l'istituzione in Procura di un dipartimento dedicato anche a questi questi reati che ora «che sta assumendo un ruolo centrale» e che ha affidato all'aggiunto,Eugenio Fusco. Greco ha concluso invitato anche a «riflettere» su quanto anche «nello smart working», così usato in questo periodo, «siamo privi di difese e sicurezza». 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Luglio 2020, 16:14
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