Truffa sui fondi per il Covid: un arresto e 7 indagati. «Dal segretario della onlus richieste a sfondo sessuale»

Truffa sui fondi per il Covid: un arresto e 7 indagati. «Dal segretario della onlus richieste a sfondo sessuale»

Fondi sottratti ai danni di una onlus fondata per sostenere ospedali e organizzazioni impegnate in prima linea durante la prima ondata della pandemia di coronavirus: c'è una svolta nelle indagini sulla presunta sottrazione di fondi ai danni della onlus Uniti per la provincia di Cremona. Sono in corso diverse perquisizioni: in mattinata i militari hanno arrestato Attilio Mazzetti, di Soresina, gestore di locali notturni, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e al riciclaggio.

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Secondo gli inquirenti, che hanno indagato altre sette persone, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti e avrebbe minacciato alcuni testimoni per le dichiarazioni rilasciate durante la prima fase dell'inchiesta. Sotto la lente ci sarebbe un importo complessivo di circa 250.000 euro sottratto alla onlus e l'indagine ipotizza prelievi illeciti e soldi dirottati su conti correnti esteri. In sostanza, una serie di operazioni ritenute anomale dagli investigatori, insospettiti da trasferimenti di denaro su conti esteri, accesi in Bulgaria e Gran Bretagna.

Mazzetti, che nella vicenda avrebbe avuto un ruolo da intermediario e che sarà interrogato dal gip nelle prossime ore, era già indagato in concorso con Renato Crotti, gestore di fatto dell'ente benefico, già sospeso, e Cristiano Bozzoli, titolare di un'impresa di vendita di stufe e caldaie, per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e alla truffa.

"RICHIESTE A SFONDO SESSUALE" Dalle pagine dell'ordinanza, firmata dal gip Pierpaolo Beluzzi, emergono dettagli a sfondo sessuale che riguardano in particolare Renato Crotti, l'ex segretario della onlus.

Secondo gli inquirenti, dalle intercettazioni e da alcuni messaggi individuati nel suo telefono cellulare sequestrato, emergerebbero pagamenti, da parte della onlus, ad almeno due soggetti di sesso maschile.

Scrive il gip: «Le dazioni che i soggetti affermavano di aver ricevuto, oltre all'ammontare di quelle ricevute dall'Associazione, sono significative di una consistente destinazione di somme da parte del Crotti per realizzare le proprie bizzarre fantasie sessuali». Fra le testimonianze, quella di un fornitore durante l'interrogatorio. Ai pm, ha raccontato: «Mi metteva a disagio, faceva proposte di tipo sessuale a me e ai miei collaboratori, era assillante. Nei miei confronti sono sempre rimaste proposte». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Novembre 2020, 22:26
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