Treno in fiamme, macchinista muore nella stazione sotterranea a Sanremo

Incidente su un treno-cantiere a Sanremo

Treno in fiamme, macchinista muore nella stazione sotterranea a Sanremo

di Redazione web

Incidente su un treno-cantiere a Sanremo: il convoglio si è incendiato e un operaio è morto nella stazione sotterranea a Sanremo. Un operaio di una ditta appaltatrice esterna a Rete ferroviaria italiana (Rfi) è morto stanotte nella stazione sotterranea di Sanremo (Imperia). L'uomo era alla guida del locomotore di un treno-cantiere, alimentato a gasolio, che ha preso fuoco.

L'operaio era impegnato in lavori di manutenzione della linea ferroviaria tra Taggia e Ventimiglia.

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Riattivata la circolazione ferroviaria

L'incidente ha bloccato per ore la circolazione ferroviaria. Sul posto sono intervenuti Vigili del fuoco, personale sanitario e tecnici di Rfi. Trenitalia ha approntato servizi sostitutivi su strada tra le stazioni di Taggia e Ventimiglia in attesa della riattivazione della linea. Rfi esprime il proprio cordoglio per la vittima dell'incidente, le cui cause sono in corso dei necessari approfondimenti.

È stata riattivata poco dopo le 8, sull'unico binario al momento operativo e con possibili ritardi sino a 30' , la circolazione ferroviaria fra Taggia e Ventimiglia chiusa nella notte.

I sindacati denunciano: appalti fuori controllo

«Nell'attesa di conoscere le cause che hanno determinato il tragico incidente ci stringiamo ai familiari della vittima e a tutti i lavoratori che operano sui cantieri ferroviari, anche loro provati dall'insostenibile sequenza di infortuni gravi sul lavoro».

A dichiararlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa, sull'incidente avvenuto nella stazione sotterranea di Sanremo che ha causato la morte di un operaio di 55 anni di una ditta appaltatrice esterna a Rfi (Rete ferroviaria italiana) mentre era alla guida di un locomotore di un treno-cantiere che è esploso prendendo poi fuoco.

«Da diversi anni - hanno ricordato le organizzazioni sindacali- denunciamo che il sistema e l'organizzazione della manutenzione affidata ad imprese esterne è ormai fuori controllo. Chiediamo l'apertura di un confronto con Rfi e Ansfisa per realizzare azioni concrete come la revisione delle norme su salute e sicurezza che attuano le imprese appaltatrici, l'istituzione dell'albo degli infortuni sul lavoro, l'eliminazione del dumping contrattuale, la revisione dei criteri di qualificazione delle imprese a cui affidare lavori ed il rafforzamento dei controlli da parte del sistema di vigilanza nelle aziende».


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Ottobre 2022, 13:06
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