Treno contro tir, Giovanni è stato il primo a soccorrere i passeggeri: «Quello che ho visto è stato scioccante»

«La prima cosa che ho sentito è il botto quando ha preso il cassone e il secondo quanto il reno è finito nel campo. Sono uscito di casa subito e ho soccorso i primi ragazzi». Sono queste le parole di Giovanni ai microfoni di Pomeriggio 5. Il ragazzo è stato il primo ad arrivare sul luogo in cui è avvenuto il tragico impatto tra il treno e il camion nel torinese, ancor prima che i vigili del fuoco arrivassero, proprio perché la sua abitazione si trova a pochissimi metri dal posto dell'incidente.

Treno contro tir, morto Roberto Madau. Il macchinista aveva 61 anni, sarebbe andato in pensione tra pochi mesi


Il ragazzo era in casa quando ha sentito il forte impatto e insieme al papà è corso sul posto. I soccorsi erano già stati avvisati, ma lui si è sentito di dovere di prestare i primi soccorsi. «Li ho aiutati a uscire dal vagone, li ho lasciati in terra perché erano feriti», spiega raccontando quello che è successo la scorsa notte, «In mezzo al campo c’era il macchinista del treno con la faccia a terra, purtroppo morto. Da dentro il treno chi non era gravemente ferito ha iniziato a dare una mano a chi non riusciva a camminare, ma eravamo tutti sotto choc».

Il primo autista di 39 anni lituano è indagato ed è sotto interrogatorio, il secondo autista ha parlato con Giovanni, che a Barbara D'Urso spiega:  «mi ha detto che ha visto le sbarre abbassarsi subito dopo che lampeggiava  lo stop». Pare infatti che di solito dal momento in cui lampeggiava il semaforo a quello in cui si abbassavano le sbarre passasse molto tempo, ma in questo caso le cose sono andate drammaticamente in modo diverso. 

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 16:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA