Tredicenne all'esame senza internet: «Non riesco a collegarmi». E il prof le porta uno smartphone

Tredicenne all'esame senza internet: «Non riesco a collegarmi». E il prof le porta uno smartphone
«Prof non riesco a collegarmi». Il vero incubo degli studenti per gli esami dell'era Covid si è materializzato per una tredicenne che a Roma doveva sostenere l'esame di terza media. Ad aiutarla è arrivato il prof di ginnastica, al suo ultimo giorno di lavoro dopo 43 anni di carriera, che le ha portato il cellulare «a domicilio» consentendole di fare l'esame.

A raccontarlo è lo stesso prof, Nando Bonessio, in un post su Facebook. «Oggi dalle ore 8 alle 17 esami 3^ B gli ultimi della mia carriera, vado in pensione! Alla fine l'alunna dell'Ecuador, ultima nel fare l'esame, non riesce a collegarsi. Lei dice che non riesce ad entrare sulla piattaforma online Zoom e che le è più facile collegarsi sulla piattaforma Weschool -scrive il docente di un istituto della Garbatella- Io e alcuni colleghi, per agevolarla proponiamo di ripassare subito su Weschool per consentirle di svolgere l'esame oggi insieme ai compagni di classe».

Una soluzione che non piace ad alcune docenti. «A quel punto, levata di scudi da parte di alcune rigide colleghe le quali riferiscono che, se non hanno un'autorizzazione specifica, vogliono riconvocare la seduta d'esame in un altro giorno, ignorando le ansie e le paure della ragazzina dell'Ecuador», scrive il prof che riesce a vincere la rigidità delle colleghe. «Faccio una scenata pazzesca promettendo di denunciarle per interruzione di pubblico servizio. Alla fine apriamo la piattaforma weschool, ma la ragazzina non riesce comunque a collegarsi», continua il post
 

«A questo punto chiedo ai colleghi di "mantenere aperta la sessione di esame" e mi offro io di andare con la mia auto a casa della ragazzina (dalla Garbatella ad Acilia case popolari) insieme alla collega Annamaria la quale si offre di accompagnarmi, ma che soprattutto condivide con me lo "spirito di essere insegnanti"». «Arriviamo alle ore 18 ad Acilia e dal bar sotto casa della ragazzina, con il mio cellulare, le facciamo svolgere l'esame di terza media del più assurdo anno scolastico della mia carriera. Era il mio ultimo esame, la mia ultima alunna della mia carriera scolastica. Ritengo di aver chiuso veramente in bellezza», conclude soddisfatto il docente.

CI SONO ANCHE ALTRI CASI Stessa abnegazione di alcune maestre del Padovano che hanno fatto lezioni a domicilio ad alcune alunne che avevano problemi con le lezioni online. Le due insegnanti della scuola primaria di Fontanafredda di Cinto Euganeo (Padova), a pochi passi da Vò, hanno avviato un ciclo di lezioni a domicilio per due bambine di 7 e 9 anni che nelle scorse settimane hanno avuto problemi a seguire la didattica a distanza. Le due alunne vivono con il fratellino di 5 anni e la madre di 30 in una casa di campagna isolata, senza una rete familiare di supporto.

Michela Venco e Maria Elena Liberni, le due insegnanti, hanno deciso di andarle a trovare due volte alla settimana per un'ora ciascuna, in forma del tutto gratuita e volontaria permettendo alle bambine di recuperare le lezioni di italiano, matematica, inglese, storia e geografia. «Queste bambine hanno vissuto l'isolamento più degli altri, la loro situazione ci stava a cuore e volevamo dare un segnale di vicinanza alla mamma, per farle capire che non è sola», hanno detto le due maestre.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Giugno 2020, 22:43
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