Travolti e uccisi sulla bici elettrica: «In mezzo alla strada con le luci spente». Conducente indagato per omicidio stradale

Travolti e uccisi sulla bici elettrica: «In mezzo alla strada con le luci spente». Conducente indagato per omicidio stradale
I tre ragazzi tra i 17 e i 19 anni morti in Puglia viaggiavano probabilmente al centro della strada con le luci spente: potrebbe esserci questo particolare alla base del tragico incidente avvenuto sulla statale 170 tra Andria e Barletta, che ha visto la morte dei tre giovanissimi mentre erano su una bicicletta elettrica, travolti e uccisi da un furgone. Le vittime si chiamavano Michele Chiarulli, 19 anni, Giovanni Pinto e Pasquale Simone, di 17. Il conducente è indagato per omicidio stradale.

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Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie una telecamera di videosorveglianza della stazione di servizio che dista pochi metri dal luogo dell'impatto potrebbe aver ripreso proprio il momento in cui il furgone ha colpito la bici. Le immagini sono state acquisite dalla Procura di Trani che ha disposto l'autopsia sulle tre giovani vittime, anche per verificare se avessero assunto sostanze stupefacenti o alcol. Dai rilievi dei carabinieri, incrociati con le dichiarazioni rese dai passeggeri del furgone e da altri automobilisti che erano nella vicina stazione di servizio, gli investigatori stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente.

Michele e Giovanni sono deceduti sul colpo dopo l'impatto, Pasquale è morto alcune ore dopo in ospedale.
L'iscrizione nel registro degli indagati, precisano gli inquirenti della Procura di Trani, è un atto dovuto a garanzia dell'indagato, il quale si è dimostrato subito «collaborativo». L'uomo, un fioraio di Trinitapoli che stava andando ad Andria a comprare merce in un mercato con due collaboratori, si è fermato a prestare i primi soccorsi e ha chiamato il 118. Poi si è sottoposto volontariamente agli esami tossicologici i cui risultati ancora non si conoscono.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Luglio 2020, 19:28
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