Marco Travaglio-Gaia Tortora, dopo il vaffa il direttore del Fatto pubblica gli sms: «Poveretta»

Marco Travaglio-Gaia Tortora, dopo il vaffa il direttore del Fatto pubblica gli sms: «Poveretta»
Continua lo scontro tra Marco Travaglio e la vicedirettrice del TgLa7 Gaia Tortora che su Twitter ha mandato a quel paese (letteralmente "Travaglio, mavvaffanculo") il direttore del Fatto Quotidiano per aver scritto che non c'è niente di strano se finisce in carcere un presunto innocente. Oggi Travaglio torna alla carica dopo che ieri la giornalista lo aveva invitato (sempre su Twitter) a rendere pubblici gli sms di risposta al suo "vaffa".
 
«​Ieri - spiega Travaglio - ho scritto un'ovvietà, nota a chiunque abbia una vaga idea di diritto penale: "I detenuti in custodia cautelare (arrestati prima della sentenza in base a "gravi indizi di colpevolezza" per evitare che fuggano o inquinino le prove o reiterino il reato), per la nostra Costituzione, sono 'presunti innocenti'. Quindi non c'è nulla di scandaloso se un 'presunto innocente' è in carcere: è la legge che lo prevede. Solo la sentenza definitiva dirà se era colpevole o innocente. L'informazione, essendo corretta, ha molto urtato Gaia Tortora. Infatti la vicedirettrice del TgLa7, anziché spiegare quale sarebbe il mio eventuale errore, ha soavemente twittato: "Finora ho sopportato e sono stata una signora. Ora basta. Travaglio Mavaffanculo". Le ho scritto via sms di informarsi e studiare prima di insultare. E, siccome la poveretta insisteva imperterrita, le ho brevemente spiegato la differenza fra carcere per custodia cautelare e per espiazione pena. Invano. Allora le ho preannunciato un corso di recupero per ciucci».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2020, 10:58
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