Ragazzo di 19 anni ucciso durante una rissa alle giostre. Il dolore per Giovanni: «Era educatissimo»

La vittima, Giovanni Guarino, raggiunto da sette fendenti. Grave un coetaneo, ora ricoverato in ospedale

Ragazzo di 19 anni ucciso durante una rissa alle giostre. Il dolore per Giovanni: «Era educatissimo»

Ancora sangue nei luoghi della movida italiana. Un ragazzo di 19 anni è stato ucciso a coltellate ieri sera, durante una rissa avvenuta in provincia di Napoli, e un coetaneo è rimasto gravemente ferito.

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La rissa si è verificata poco prima delle 23 a Torre del Greco, durante una festa in un'area parcheggio di via Giacomo Leopardi. La vittima, Giovanni Guarino, è stata raggiunta da sette fendenti, di cui uno al cuore. Un amico e coetaneo è rimasto invece gravemente ferito ed è stato portato all'ospedale Maresca: per i medici le condizioni sono gravi ma il ragazzo è fuori pericolo. Fermati gli altri protagonisti della tragica rissa, due giovani minorenni di Torre Annunziata. A causare la lite sarebbero stati futili motivi legati ad una festa in corso in un'area dove da alcuni giorni sono montate alcune giostre private. 

Stando ad una prima ricostruzione della Polizia, dopo la lite verbale tra i ragazzi è scattata la rissa, durante la quale sarebbero spuntati i coltelli.

Per la vittima, raggiunta al cuore da un fendente, non c'è stato nulla da fare, mentre per l'amico - ferito in varie parti del corpo - è servito il trasporto all'ospedale Maresca, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgici ed è ora in prognosi riservata. Immediato l'intervento degli agenti che, raccolte le prime testimonianze e messi insieme gli elementi utili, già nella notte hanno proceduto a fermare quelli che ritengono i due presunti autori del ferimento mortale, entrambi di 17 anni e di Torre Annunziata.

«Povero Giovanni. Era educatissimo, bravissimo. Non si può morire per colpa di qualche ragazzo montato di testa». Sono tanti i commenti sui social alla notizia della morte di Giovanni Guarino. Messaggi alla famiglia ma anche appelli a che le strade tornino più sicure: «Io e mio marito - scrive un'altra donna - passavamo di lì durante quell'orribile macello. Non si capiva nulla, caos totale, ragazzette di 12/13 anni che andavano da un marciapiede all'altro. Abbiamo capito subito che era successo qualcosa di brutto e ce ne siamo andati in fretta. Non è più come una volta, hai paura di mandare i tuoi figli a trascorrere qualche ora con gli amici». Anche i parenti lasciano traccia del loro dolore su Facebook: «È mio cugino - si legge in un messaggio - Un bravissimo ragazzo».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Aprile 2022, 16:29
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