Torino, quattro ragazzi down a cena al ristorante. Il titolare: «Dovevate avvertirci». Ma era un malinteso

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di Luca Calboni
Avrebbero dovuto avvertire che, oltre ad una persona celiaca ci sarebbero stati 4 ragazzi con la sindrome di Down fra i commensali. La vicenda è avvenuta ieri sera in un ristorante di Torino, dove una incomprensione fra il titolare del ristorante e la mamma di uno dei ragazzi, ha scatenato un piccolo putiferio via social che, fortunatamente, si è chiuso con le scuse e i chiarimenti fra la signora Anna Rita e Giuseppe, il ristoratore.

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La vicenda l'ha raccontata la stessa mamma di Gabriele, uno dei ragazzi down, in un post su Facebook: «Questa sera è accaduta una cosa che in tanti anni non mi era mai sucessa e che ci ha provocato un'amarezza incredibile - scrive la donna, che racconta la sorpresa fatta al figlio da alcuni amici della squadra di nuoto - Abbiamo prenotato per 11 persone per le 20,15». La signora, continua il post, avva anche segnalato che ci fosse una persona celiaca, ma quando sono arrivati al ristorante, è accaduto il «fattaccio»: appena sedutisi al tavolo «il titolare o chi per lui, un tizio con la barba, si è avvicinato a me a ad un'altra mamma e ci ha detto, in maniera molto scortese, che dovevamo avvertire della presenza di 4 disabili perché il locale era piccolo, il sabato sera era pieno e loro non sapevano come gestire...». La tavolata quindi ha deciso di abbandonare il locale e cenare in un altro ristorante di Torino.


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Stamattina però è arrivata la versione del ristoratore, il signor Giuseppe che, sul profilo Facebook del suo ristorante, si è scusato personalmente: «Per primo vorrei chiedere scusa a quattro ragazzi di cui purtroppo non so il nome ma ai quali con grande rammarico ho fatto passare una brutta serata, alle persone che erano con loro e ai loro genitori» ha scritto il ristoratore. «Ci tengo a dire - continua il lungo messaggio - che la mia domanda male impostata e poco felice per loro non era un non voler accogliere questo gruppo di persone, ma di poter capire se ci fossero delle esigenze particolari per poterli accogliere al meglio. Il nostro ristorante è molto piccolo e riuscire a far stare bene e comodi tutti i clienti è il nostro scopo finale. Con un po' di stress e stanchezza ci si è trovati davanti a una situazione non bella soprattutto per i ragazzi, che si sono sentiti respinti e non hanno cenato dove avrebbero voluto».

Fortunatamente una telefonata fra la signora Anna Rita e Giuseppe hanno riportato il sereno e chiuso l'incidente: «Questa mattina mi ha chiamato il titolare del locale. Abbiamo parlato per 40 minuti, si è scusato prima con i ragazzi poi con noi. Giornate nere possono capitare a tutti. Lui non ha saputo spiegarsi forse - scrive Anna Rita - . Comunque le sue scuse ci sono sembrate sincere. Le ho lette ai ragazzi e loro sono molto soddisfatti delle sue parole. Anche gli altri genitori accettano le sue scuse. Oggi andiamo a parlargli di persona». La signora Anna Rita poi spiega che secondo lei Giuseppe «Non é una persona cattiva, ha solo fatto un errore. Perdonare gli errori rientra molto nelle nostre corde quindi lo facciamo è siamo sicuri che cose del genere non gli capiteranno più».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Dicembre 2018, 13:19
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