Brindisi, teschio umano fra i canneti: macabra scoperta nell'oasi marina protetta
di Roberta Grassi
Sul posto si è recata la polizia scientifica. Dai primi accertamenti è emerso che il cranio umano non dovrebbe appartenere a un’epoca molto antica. Non sono stati trovati altri resti ossei nei dintorni, il che fa escludere episodi di violenza.
La scritta a penna sulla fronte fa pensare alla catalogazione che si effettua nei laboratori di anatomopatologia medica.
Il teschio era nascosto fra i canneti della riserva.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2019, 15:36
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