Terremoto in Albania, 18 morti e 600 feriti: si scava a mani nude. Medico italiano a Tirana: «Non finiva mai»

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Terremoto e tragedia in Albania. Una fortissima scossa di terremoto ha colpito in maniera durissima l'Albania nelle prime ore di questa mattina, poco prima delle 4. Il bilancio è drammatico e continua ad aggravarsi: 18 morti e 600 feriti nel Paese, secondo quanto confermato dal Ministero della Difesa. Proseguono intanto le operazioni di soccorso: 41 persone sono state tratte in salvo dalle macerie di alcuni palazzi e abitazioni crollate.

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La prima scossa è stata di magnitudo 6.5 alle 3.54, seguita da una seconda scossa alle 4.03 di magnitudo 5.3. Infine la terza scossa di magnitudo 5.4 alle 7.08, tutte rilevate dall'Ingv. In totale le scosse di assestamento sono state circa un centinaio. L'ultima intorno alle 14, di magnitudo 5, con epicentro vicino a Durazzo.

SI SCAVA A MANI NUDE Ore di estrema angoscia in Albania, soprattutto a Durazzo la città più colpita dal sisma di questa notte, dove si scava anche a mani nude per cercare di mettere in salvo le persone rimaste intrappolate sotto le macerie di edifici crollati. I video e le foto che si susseguono sui social mostrano i soccorsi ma anche normali cittadini che cercano tra i detriti. Secondo le testimonianze che si susseguono sul web si temono molti dispersi mentre l'ultimo bilancio della tragedia parla di 18 morti e 600 feriti.

ITALIANO A TIRANA: SEMBRAVA NON FINISSE MAI Tanta paura anche tra gli italiani che vivono a Tirana. «Sembrava non finisse mai, una scossa interminabile, spaventosa: ero sul divano, mi sono catapultato in strada tra il panico generale, le urla, i pianti dei bambini e i cani che abbaiavano nervosamente», racconta Emiliano Giampà, un medico italiano che vive in Albania. A Tirana, comunque, non sembra ci siano stati molti danni, anche se la città è avvolta dalla polvere e calcinacci: «Al momento non mi risulta ci siano state vittime qui, solo un grande spavento», aggiunge. «Collaboro con la Croce Rossa e siamo in contatto costante ma per ora, come medici, non siamo stati allertati», conclude Giampà.
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SCOSSA AVVERTITA IN TUTTO IL SUD La scossa è stata avvertita anche nel Sud Italia, in particolar modo in Puglia nella zona del Salento: ma in tanti hanno sentito il sisma su tutta la costa adriatica, fino a Rimini. Per fortuna in Italia non è stato riscontrato alcun danno. In Albania invece la situazione è tragica: due donne sono state trovate morte sotto le macerie di tre palazzine crollate a Thumana, una località a circa 40 km da Tirana, mentre un uomo è stato trovato senza vita sotto le macerie di un palazzo crollato a Durazzo.
Sempre a Durazzo, sono stati trovati in un albergo crollato nella zona della spiaggia altri due corpi. Oltre a queste cinque vittime a Kurbin un uomo è morto dopo essersi gettato dal balcone per tentare di mettersi in salvo. La settima vittima è una persona che è morta in un incidente stradale lungo una strada interrotta dalle macerie prodotte dalla scossa nella località nordoccidentale di Lezha.

PREMIER: MOMENTI DRAMMATICI Proseguono intanto le operazioni di soccorso sia a Durazzo sia a Thumana. Il premier albanese Edi Rama ha parlato su Facebook di «momenti drammatici, in cui bisogna mantenere la calma e stare vicini l'uno all'altro per affrontare questo colpo», sottolineando che «tutte le strutture dello Stato sono operative per salvare ogni possibile vita».
AIUTI DALL'ITALIA «Tutti gli amici dell'Albania si stanno attivando rapidamente. Il premier italiano Giuseppe Conte ed il premier greco Mitzotakis hanno inviato aerei con squadre di soccorso». Lo scrive il primo ministro albanese Edi Rama su twitter, parlando degli aiuti per il terremoto. A quanto apprende l'Adnkronos, dall'Italia starebbero arrivando a Tirana due squadre di vigili del fuoco.
 
 

L'epicentro del sisma, registrato alle 3.54, è stato localizzato a 20 chilometri di profondità e a undici chilometri da Durazzo, la seconda città del Paese situata ad una trentina di chilometri a nordovest di Tirana. Sin dall'alba dall'Albania sono arrivate le prime immagini di crolli. Sui social foto di edifici distrutti e gente disperata in strada. Per tutta la notte in Puglia migliaia di persone sono rimaste in auto e nelle strade dopo la scossa avvertita distintamente da nord a sud della regione.

Questa mattina alle 8.27 un'altra scossa di terremoto - la quinta, di magnitudo 4.8 - ha colpito la costa settentrionale albanese: lo rende noto l'Istituto geofisico americano (Usgs). L'epicentro del nuovo sisma è stato rilevato a 21 km a sudovest di Mamurras, con ipocentro a 10 km di profondità. Intanto, la ministra della Difesa albanese, Olta Xhacka, ha detto che finora si sono registrate nella zona oltre 100 scosse di assestamento.
«La scossa di #terremoto delle ore 3.54 è stata avvertita in provincia di Bari, Bat, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Dalla sala della protezione civile della RegionePuglia non risultano allo stato segnalazioni di danni in Puglia», ha fatto sapere in un tweet il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. «Abbiamo attivato l'Unità di crisi della Farnesina, stiamo monitorando la situazione» per capire se ci sono cittadini italiani coinvolti nel terremoto in Albania. «Allo stato non ci risulta nessun italiano», ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad 'Agorà'. 
AVVERTITO NEI PAESI CONFINANTI Il forte terremoto che ha colpito nella notte il nord dell'Albania è stato chiaramente avvertito in tutti i Paesi vicini dei Balcani occidentali, in particolare Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. Nel darne notizia, i media locali non parlano per ora di danni, ma riferiscono di paura e apprensione nelle popolazioni interessate. Il sisma si è sentito in modo particolare a Skopje e Podgorica, capitali macedone e montenegrina, città molto vicine all'Albania, ma anche in Serbia e Kosovo la gente ha avvertito la forte scossa di magnitudo 6.4 che ha scosso l'Albania. Il presidente serbo Aleksandar Vucic, in un messaggio di cordoglio per le vittime fatto pervenire al presidente albanese Iljir Meta e al premier Edi Rama, ha offerto ogni tipo di aiuto possibile alle popolazioni colpite.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Novembre 2019, 17:09
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