Il terremoto avvertito in mezza Italia: dalla Toscana a Friuli, Veneto e Trentino. «Lampioni oscillavano come fuscelli»

Video

Paura ma nessun danno stamattina per lo sciame sismico nelle Marche. Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.7 in provincia di Pesaro-Urbino, al quale sono seguite diverse altre scosse minori, da Pesaro a Rimini in tanti sono scesi in strada: le scosse sono state avvertite in diverse Regioni d'Italia, svegliando letteralmente la gente e buttandola giù dal letto.

Terremoto nelle Marche, scossa di 5.7 sveglia mezza Italia: «Paura anche a Roma»

«I lampioni di illuminazione pubblica oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada». La testimonianza all'ANSA di un abitante di Fano (Pesaro Urbino) dopo le forti scosse di terremoto, la prima di magnitudo 5.7 con epicentro cosa marchigiana Pesarese. Non ci sarebbero, secondo le prime informazioni, danni visibili sui palazzi ma ci sono fessurazioni e crepe in diverse abitazioni. Intanto si sentono ambulanze e mezzi dei vvf che girano per la città per soccorsi e verifiche.

A Pesaro e Rimini gente in strada

A Pesaro docenti e studenti dell'istituto tecnico professionale Benelli sono usciti all'esterno della scuola e non entrano nelle classi per ragioni di prudenza, dopo le due scosse di terremoto. Stessa situazione anche all'istituto Bramante Genga. Anche a Rimini persone sono scese in strada dopo le scosse di terremoto, con epicentro al largo della costa delle Marche. Nella città romagnola al momento non si ha notizia di danni.

«Si è attivato il sistema di Protezione Civile per studiare e monitorare la scossa. Nel frattempo è opportuno mantenere uno stato di attenzione segnalando eventuali segni di danni», scrive il presidente della provincia Riziero Santi. A Palazzo delle Marche, sede dell'Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici. Nel frattempo il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa in lavoro agile.

Terremoto nelle Marche, dove si è sentita la scossa

Come detto, la scossa fortissima di magnitudo 5.7 è stata avvertita praticamente in mezza Italia: da Perugia a Roma e tutto il Lazio. Ma anche in Emilia Romagna addirittura in Trentino Alto-Adige e in Veneto: le segnalazioni sono giunte soprattutto dalle località di pianura fino alla provincia di Verona. E ancora a Bologna diversi cittadini hanno contattato la centrale operativa dei vigili del fuoco. Al momento, in base a quanto si apprende, non si registrano danni in città e in provincia. Idem in Umbria, ha riferito l'ingegner Stefano Nodessi Proietti, responsabile della Protezione civile, interpellato dall'ANSA.

La scossa è stata avvertita praticamente in tutta la regione.

 

Il terremoto è stato sentito anche in Toscana, in particolare, spiega il presidente della Regione Eugenio Giani su Twitter le chiamate «da chi ha avvertito maggiormente le scosse» sono arrivate da Arezzo e Firenze. «Con gli operatori del Nue 112 Regione Toscana - aggiunge - stiamo supportando la centrale delle Marche rispondendo alle tantissime chiamate di soccorso». Nel'Aretino il terremoto è stato chiaramente sentito in particolare in Valtiberina e Valdichiana. Le oscillazioni si sono protratte per alcuni secondi provocando paura tra le persone che abitano soprattutto ai piani più alti. Diverse le chiamate ai vigili del fuoco.

Il sisma è stato avvertito anche in Friuli Venezia Giulia, dove la Protezione civile ha segnalato in una nota diffusa pochi minuti fa che il sisma di questa mattina è stato percepito in larga parte della Regoine e che numerose sono state le telefonate giunte alla Sala operativa regionale e agli operatori del Numero unico 112. In particolare, tante chiamate sono state fatte da utenti da Grado, Trieste e Codroipo. Al momento, comunque, oltre alla paura, non si segnalano problemi in regione.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Novembre 2022, 14:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA