Terremoto a Ischia, Ciro e Matthias, così si sono salvati. Il più grande: dopo il crollo ho abbracciato mio fratello

Video
Si sono nascosti sotto i lettini a castello, così si sono salvati Ciro Toscano e Matthias Marmolo, 11 e 8 anni, riemersi dalle macerie delle loro case distrutte dal terremoto dopo oltre 13 ore.

«Quando è crollato tutto ho abbracciato mio fratello e poi quando sono arrivati. I soccorritori l'ho spinto fuori per primo». Lo ha raccontato, a quanto apprende l'Ansa, il bimbo di 11 anni imprigionato dalle macerie della sua casa con il fratellino Mattias, ai sanitari che lo stanno curando.

Ciro ha riportato escoriazioni e piccole ferite multiple, con la frattura del terzo metatarso del piede destro. Lo si apprende da fonti ospedaliere dopo gli accertamenti diagnostici e radiologici. Il fratellino Mattias, di 8 anni, ha riportato un lieve trauma cranico, traumi alla clavicola e braccio sinistri, ed escoriazioni multiple al torace. Per entrambi è stato disposto il ricovero. 

Il più piccolo, tirato fuori per primo, ha abbracciato i vigili del fuoco, l'altro è stato imbracato e poi tirato fuori al Purgatorio, la zona di Casamicciola dove il 90 per cento delle case è stato costruito abusivamente su un terreno franoso. Prima la polizia e i carabinieri poi i vigili del fuoco hanno scavato senza sosta per salvare un'intera famiglia che ha visto la loro casa sbriciolarsi per il sisma di lunedì sera.

«È stata la fine di incubo». Così il primario del pronto soccorso dell'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Napoli), Ciro Di Gennaro, all'arrivo in ospedale del piccolo Ciro. «Il ragazzo sta bene, parla. Stiamo facendo accertamenti sulle sue condizioni di salute», conclude Di Gennaro.

Ciro, il terzo fratellino, Pasquale Toscano, trasportato in ambulanza all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, è stato accolto da un lungo applauso. Ad attenderlo davanti a una folla di persone è stata la mamma seduta su una sedia a rotelle e il padre estratto dalle macerie nel corso della notte.

«Ciro è stato sempre lucidissimo. Chiedeva di essere aggiornato costantemente, ci riferiva del fratello e ricordava bene il momento in cui è avvenuto il terremoto», riferiscono alcuni vigili del fuoco che nella giornata di oggi costantemente hanno parlato col ragazzo prima di estrarlo dalle macerie. Quando l'ultimo cumulo di pietre è stato rimosso, che impediva al ragazzo di muovere le gambe, i vigili hanno esultato. Poi si sono abbracciati e commossi.

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Agosto 2017, 20:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA