Teramo, in vacanza con i permessi per assistere un parente disabile: a giudizio per truffa

In vacanza con i permessi per assistere un parente disabile: a giudizio per truffa
Sono rimasti a casa dal lavoro più di mille giorni, utilizzando il permesso d'assenza per assistere un parente disabile o malato. Ma in realtà sono partiti per una vacanza di qualche giorno. Ora, due dipendenti della Asl di Teramo, zio e nipote, sono finiti sul banco degli imputati con l'accusa di di truffa: sono stati rinviati a giudizio dal gup, su richiesta della pm Silvia Scamurra. Il processo inizierà il prossimo 4 ottobre. Gli imputati - un tecnico radiologo e un infermiere - risultavano in congedo retribuito per l'assistenza rispettivamente dell'anziano padre e della nonna. Dalle indagini, però, è emerso che durante i giorni si assenza avrebbero svolto attività di esclusivo carattere personale.
In alcuni casi erano addirittura partiti per le vacanze. Nei mesi scorsi, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Nereto, i due erano stati raggiunti da un sequestro preventivo per equivalente di settantamila euro, pari a un totale di 1.337 giorni di assenza dal lavoro. Nel corso dell'udienza preliminare si sono costituite parte civile sia la Asl di Teramo che la Asl Romagna: l'infermiere era arrivato a Sant'Omero dalla Asl di Rimini nell'ambito di una procedura di mobilità interna.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Maggio 2018, 23:06
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