«Sei sempre al telefonino»: massacra di botte la convivente

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 Per mesi avrebbe picchiato e maltrattato la sua convivente tra le mura domestiche. Le botte, stando a quanto riscontrato dalla polizia, potevano scattare per niente: un raptus di gelosia, un cellulare tenuto troppo tra le mani, una risposta sbagliata. La violenza nei confronti di un’anconetana di 20 anni è terminata nelle ultime ore, quando gli agenti della Squadra Mobile hanno recapitato a quello che ormai è il suo ex compagno – un operaio di 30 anni – un provvedimento restrittivo del giudice: l’uomo ha l’obbligo di non avvicinarsi e comunicare in alcun modo con l’ex convivente.

Tra le accuse che l'uomo rivolgeva costantemente alla compagna, c'era quella che lei rimanesse ore incollata al telefonino tra chiamate e chat whatsapp, come rivela Il Corriere Adriatico.

Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Giugno 2019, 16:53
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