Il ladro ucciso aveva un documento falso. Il ladro ucciso a Santopadre, in provincia di Frosinone durante una tentata rapina da parte del tabaccaio Sandro Fiorelli non è il trentaquattrenne di origine rumena Mirel Joaca Bine. L’uomo infatti vive in Svezia da nove anni assieme alla famiglia, gli è stata rubata la carta d’identità qualche tempo fa ed è totalmente estraneo ai fatti: «Quando mi hanno inviato i link su quanto accaduto – ha spiegato - sono rimasto sorpreso. Io non c'entro niente».
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Frosinone, il ladro ucciso dal tabaccaio aveva un documento falso
Gli ispettori, oltre a cercare i complici della tentata rapina, ora stanno tentando di risalire al nome della vittima. Il compito non è semplice, dati che la procedura di identificazione con le impronte digitali è possibile solo se queste sono già contenute nella banca dati delle forze dell'ordine.
Mirel Joaca Bine dal canto suo si è accorto della situazione a causa dei numerosi insulti ricevuti sul social.
A "Storie italiane" i particolari sul documento rubato
Particolari sul caso a "Storie italiane", il programma condotto da Eleonora Daniele su RaiUno. Il documento rinvenuto di Mirel Joaca Bineera è stato contraffatto. Gli è stato rubato 17 anni fa durante un furto nella sua abitazione e con questo era stata prodotta una patente di guida che portava la foto della vittima, che invece è un albanese. Caccia anche ai due complici in fuga, ricercati dalle forze dell’ordine nel sud Italia. Oggi alle 13 a Cassino poi il conferimento dell’incarico al medico legale per l’autopsia, che accerterà se il racconto della dinamica dello sparo offerta dal tabaccaio Sandro Fiorelli risponda a verità.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Ottobre 2021, 18:39
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