Superbonus, proroga villette e una piattaforma per smaltire tutti i crediti incagliati

Il ministro Giorgetti rilancia sulle detrazioni: «Spalmabili fino a 10 anni»

Superbonus, proroga villette e una piattaforma per smaltire tutti i crediti incagliati

di Alessandra Severini

Con il voto in commissione Finanze alla Camera sugli emendamenti al decreto superbonus il governo si appresta a risolvere l’intricata questione. «Il superbonus, insieme agli altri bonus edilizi è costato alla finanza pubblica 117 miliardi – ha evidenziato il ministro dell’Economia Giorgetti - è importante sostenere l’edilizia ma nel quadro di una finanza pubblica sostenibile». Dunque rimane la linea tracciata con la manovra di bilancio secondo la quale il bonus 110% non verrà rinnovato salvo limitate deroghe.

VILLETTE

Per le villette è prevista una proroga dal 31 marzo fino al 30 settembre 2023 e non oltre. La condizione è che le abitazioni unifamiliari abbiano effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022 per concludere la spesa beneficiando del 110%.

DEROGHE

Lo stop allo sconto in fattura e alle cessioni dei crediti non vale per gli interventi sulle case popolari, Onlus e terzo settore e per quelli diretti all’eliminazione di barriere architettoniche. Il superbonus viene mantenuto fino al 2025 anche per gli interventi effettuati sugli edifici danneggiati dal sisma nel 2016 o a seguito dell’alluvione delle Marche del settembre 2022.

DETRAZIONI PIÙ LUNGHE

Per bocca del ministro dell’Economia Giorgetti il governo si è detto favorevole alla possibilità per i privati di spalmare le detrazioni su un maggior numero di anni, «5,10 o anche 20 – ha detto il titolare di via XX settembre – mi sembra una cosa che non comporta problemi per la finanza pubblica».

L’importante è che venga superato invece il sistema della cessione dei crediti «che ha mandato in tilt il sistema delle banche».

CREDITI INCAGLIATI

Per quanto riguarda il sistema dei crediti incagliati l’ipotesi è quella di creare una piattaforma per smaltire tutto l’arretrato. Di certo non verranno utilizzati gli F24 come qualcuno aveva proposto visto che, ha detto il sottosegretario all’economia Federico Freni «creerebbero rilevanti problemi di cassa». Per sbloccare l’enorme mole pari a 19 miliardi di crediti verrebbe utilizzato uno strumento finanziario con intervento delle grandi società pubbliche, a partire da Enel X. Tale strumento sarebbe già stato testato su volumi limitati.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Aprile 2023, 20:37
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