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Arrigo era affetto da un male incurabile, e Monika sapeva che dopo 55 anni insieme non avrebbe resistito senza di lui: così il 24 febbraio scorso, in un appartamento in provincia di Basilea, la loro storia è finita per sempre. In una casa affittata dalla «Pegasos Swiss Association», organizzazione senza fini di lucro che accompagna le persone nelle loro ultime ore di vita, la vicenda ha avuto il suo epilogo: poche settimane prima entrambi avevano scelto il suicidio assistito, dopo che le condizioni di salute dell'ex assicuratore si erano aggravate, e anche la moglie non stava bene.
Così marito e moglie hanno riunito le tre figlie, due delle quali residenti all'estero, e hanno comunicato la loro decisione per poi iniziare a organizzare il viaggio in Svizzera, dove si sono recati tutti insieme. «Quando io e le mie sorelle siamo entrate nella stanza e mamma e papà ormai erano spirati - racconta oggi Raffaela al quotidiano Il Piccolo - non c' era sofferenza nei loro volti. Le loro vite erano una cosa sola, hanno scelto una fine dignitosa. Oggi ci mancano, ma è una nostalgia dolce.
In questi giorni vedo in tv le persone che muoiono da sole in ospedale a causa del virus... penso che noi abbiamo avuto il privilegio di vivere un lungo addio, sereno».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Aprile 2020, 11:59
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