Sub ciechi o ipovedenti in acqua per la prima volta, il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie presente all'immersione

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Il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro e Capo della Real Casa, ha partecipato con emozione lo scorso fine settimana alle prime immersioni in mare dei ragazzi ciechi o ipovedenti dell’istituto “Paolo Colosimo” di Napoli inseriti nel progetto “Searen, con gli occhi di Parthenope”. L’evento si è tenuto nel complesso archeologico di Baia, grazie alla collaborazione di importanti partner istituzionali quali la Marina Militare e la Capitaneria di Porto, nonché le attività pratiche dell’associazione HSA specializzata in disabilità, del Nucleo Protezione Civile “S. Erasmo” e dell’Archeoclub Marenostrum. Il tutto coordinato dall’associazione “Vivere per Amare - Live to Love”.

Il progetto ha ricevuto il Patrocinio e appoggio morale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e della Real Casa di Borbone, è stato quindi seguito da vicino dal Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie che è anche Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano. In particolare l’Ordine ha fornito le mute per le immersioni ai ragazzi protagonisti del progetto, consegnate proprio in occasione dell’iniziativa a Baia.

Dopo un briefing tecnico a terra con gli istruttori HSA, i ragazzi si sono preparati per l’immersione e sono saliti sui gommoni per raggiungere la città sommersa di Baia. Il Principe Carlo ha voluto accompagnare i protagonisti della mattinata anche in mare, assistendo al momento più importante dell’intero progetto. Emozioni forti per chi era in acqua ma anche per tutti i presenti, che difficilmente dimenticheranno i volti e i sorrisi dei ragazzi prima e dopo l’esperienza subacquea.

“Sono molto felice che l’Ordine Costantiniano di San Giorgio appoggi questo progetto perché dà la possibilità ai non vedenti di avere delle sensazioni importanti sott’acqua, ho visto i ragazzi davvero molto felici e contenti. L’Ordine Costantiniano sostiene molti progetti culturali e benefico-assistenziali, abbiamo anche rapporti con enti ospedalieri, quindi l’evento di oggi fa parte in realtà di un insieme di iniziative portate avanti dall’Ordine, attraverso le varie Delegazioni territoriali, in Italia, in Europa e nel Mondo”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Giugno 2019, 17:31
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