Moglie invalida e non può lavorare: lui la picchia e la umilia continuamente

Dopo le aggressioni continue, le percosse e le umiliazioni l'uomo, 39 anni, è stato condannato al carcere

Moglie invalida e non può lavorare: lui la picchia e la umilia continuamente

di Redazione web

La moglie è invalida, per una grave disabilità non è più in grado di lavorare. Il marito, anziché starle vicino, ed aiutarla inizia a maltrattarla, anche a minacciare di ucciderla. Questo è avvenuto in provincia di Reggio Emilia, per un lungo periodo di tempo, sei anni, tra il 2011 e il 2017, con una sequela di offese verbali e umilianti, aggravate da minacce pesanti ed aggressioni, scrive Today.

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Violenza continua

L'episodio più grave, però, risale al novembre del 2016 quando al culmine dell'ennesima lite verbale, la donna ha detto al marito di volersi separare; parole che avrebbero mandato l'uomo su tutte le furie, che ha iniziato ad inveire contro di lei, al punto che solo l'intervento dei carabinieri è riuscito a placarlo.

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Marito in carcere

Tornata la calma, i militari hanno lasciato l'appartamento, ma l'uomo ha ricominciato le aggressioni, colpendo sua moglie con calci e pugni al volto, sulla schiena, sulle gambe.

Una violenza a cui la donna, invalida, non riusciva ad opporsi, che il giorno dopo si è fatta medicare al pronto soccorso, denunciando il marito. L'uomo di 39 anni, riconosciuto colpevole dal tribunale di Mantova, è stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2023, 16:47
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